REDAZIONE ANCONA

Gli antagonisti: "Siamo pronti a manifestare"

Attivisti anti G7 pronti alla contestazione con mobilitazioni contro il summit interministeriale dal 9 all'11 ottobre. Campagna "No G7! Not On My Body" lanciata dai Centri sociali delle Marche. Proteste su sanità, ambiente e diritti delle donne. Street Parade finale il 12 ottobre ad Ancona.

Attivisti anti G7 pronti alla contestazione con mobilitazioni contro il summit interministeriale dal 9 all'11 ottobre. Campagna "No G7! Not On My Body" lanciata dai Centri sociali delle Marche. Proteste su sanità, ambiente e diritti delle donne. Street Parade finale il 12 ottobre ad Ancona.

Attivisti anti G7 pronti alla contestazione con mobilitazioni contro il summit interministeriale dal 9 all'11 ottobre. Campagna "No G7! Not On My Body" lanciata dai Centri sociali delle Marche. Proteste su sanità, ambiente e diritti delle donne. Street Parade finale il 12 ottobre ad Ancona.

Pronti alla contestazione gli attivisti anti G7 che hanno reso noto il calendario delle mobilitazioni di opposizione al summit interministeriale previsto dal 9 all’11 ottobre. "No G7! Not On My Body" il nome della campagna lanciata dai Centri sociali delle Marche e presentata durante l’assemblea tenutasi il 12 luglio presso l’Ambasciata dei Diritti che include manifestazioni e convegni in varie località, culminando nella manifestazione finale l’11 ottobre nel capoluogo. E così, mentre la città si prepara a ospitare il G7 Salute, mettendo in campo misure straordinarie di sicurezza per ricevere le numerose delegazioni estere che accompagneranno i 7 Grandi della Terra, c’è chi dice "no" e approfitterà di questo momento per portare avanti la battaglia contro il sistema. Gli oppositori del summit puntano a sensibilizzare su temi come sanità pubblica, disastri ambientali e diritti delle donne. L’assemblea generale dell’11 ottobre (alle 17.30) e la Street Parade "Smash Repression" del 12 ottobre chiuderanno le giornate di protesta. "Ci incontreremo a Ancona per parlare di sanità, lavoro, ambiente e molto altro – sottolineano gli organizzatori - vogliono farci credere che il sistema in cui ci siamo incastrati sia l’unico possibile. Un sistema in cui chi non ha i soldi può tranquillamente morire nel consenso generale. Un sistema in cui vale più il profitto di pochi che la salute dei più e del pianeta che ci ospita. Un sistema in cui morire sul lavoro ormai non scandalizza più e in cui reprimere violentemente il dissenso è tra gli obiettivi primari. Non ci stiamo". Un controvertice che culminerà con la "Street parade" che segue quella dello scorso giugno. "L’appuntamento di ottobre ad Ancona rappresenta una doppia scommessa e opportunità: fare esercizio di mobilitazione, di relazione, di lotta".