di Sara Ferreri
L’ex terrorista Renato Curcio, tra i fondatori delle Brigate Rosse approda a Jesi in veste di scrittore. Sarà mercoledì della prossima settimana in piazza delle Monnighette ospite dell’Hemingway cafè e della sua rassegna letteraria "Investigation" che ospita scrittori ‘controcorrente’. Mercoledì 20 settembre 2023, alle 21, in piazza delle Monnighette - Hemingway Cafè, a Jesi, Renato Curcio presenta "Il capitalismo cibernetico" si legge nelle pagine social di Sensibili alle foglie, cooperativa da lui fondata . Curcio non ha intenzione di tornare indietro ai tempi del terrorismo, esperienza che con l’espiazione della pena intende conclusa e che non intende commentare, ma parlerà di "capitalismo cibernetico" appunto. La notizia della presenza dell’ex brigatista, classe 1941 che complessivamente ha scontato 25 anni di reclusione, di cui 21 in carcere (12 in regime di carcere duro), non è ancora circolata troppo in città e probabilmente farà discutere. Curcio nel 1969 fondò con altri, come la moglie Margherita Cagol, il collettivo politico metropolitano, che avrebbe dato origine, passando per l’esperienza di Sinistra proletaria, al primo nucleo delle Brigate Rosse, il principale gruppo di lotta armata dell’estrema sinistra attivo negli anni di piombo. Arrestato nel 1974 ed evaso l’anno dopo, rimase nuovamente latitante per un breve periodo, e fu in seguito arrestato e condannato a 28 anni di reclusione per concorso morale in omicidio. Nel 1998 è stato scarcerato con quattro anni di anticipo, dopo quattro anni di semilibertà. Da allora è tornato all’attività di intellettuale e saggista nella cooperativa editoriale e sociale Sensibili alle foglie, da lui fondata, la quale si occupa di tematiche legate alla disabilità, nonché a carceri, immigrazione e studi sulle nuove forme di controllo sociale nella società di massa.
"Ho intitolato questo libro ‘Capitalismo cibernetico’ – spiega l’autore – per mettere il lettore immediatamente di fronte al primo responsabile effettivo di questa divaricazione sociale galoppante e distruttiva. Non una tecnologia non le Big Tech non l’intelligenza artificiale ma un modo di produzione una formazione sociale nel suo indissolubile insieme. La riorganizzazione digitale del modo di produzione capitalistico si abbatte sull’intera formazione sociale e sull’insieme delle istituzioni che ne articolano l’infrastruttura imponendo una nuova forma di potere".
Nel libro che sarà presentato in piazza a Jesi Renato Curcio si sofferma in particolare su alcune tematiche: "La divaricazione esponenziale delle diseguaglianze sociali, le nuove linee di comando incorporate negli strumenti del lavoro, l’incetta a fini di sorveglianza securitaria delle identità biometriche". E ancora: "La manipolazione della percezione sociale e personale degli eventi, con esempi verificati nell’attuale contesto bellico e le pericolose derive energetiche e ambientali relative all’espansione di Internet". Info e prenotazioni tavoli: 335362984.