Ancona, 8 ottobre 2024 – Italia Nostra Ancona, Mezzavalle Libera, Portonovo per tutti e WWF, in un comunicato congiunto, hanno "stigmatizzato l’autorizzazione rilasciata ad una società cinematografica per realizzare un set a Portonovo, abbattendo alberi tutelati in area tutelata", aggiungendo: "È la prima volta che avviene a Portonovo!". A differenza di Legambiente, queste associazioni hanno puntato il dito direttamente contro il Parco del Conero: "Riteniamo che sia necessario che vengano appurati i contenuti della richiesta avanzata dalla società cinematografica all’Ente Parco, e che vengano resi pubblici altresì i criteri della autorizzazione fornita dal direttore del Parco. Tale autorizzazione viene rilasciata senza procedura di Valutazione Appropriata "in quanto considerata al di sotto della soglia di significatività dell’incidenza", ma come si fa a dire ciò se non c’è la quantificazione degli alberi da abbattere?".
"Di fronte al numero elevato di alberi tutelati abbattuti, in numero di 23, come appurato dal sopralluogo dei Carabinieri Forestali", gli ambientalisti chiedono all’Ente Parco del Conero "quali approfondimenti, provvedimenti, iniziative amministrative se non giudiziarie, nel caso ne esistano gli estremi, si intendono assumere, dal momento che il Parco non ha cambiato ancora il nome in Cinecittà!".
Peraltro, dalle nostre fonti, interne alle istituzioni, risulta che gli alberi con un diametro superiore ai 15 cm fossero 3, mentre per il resto si è trattato di abbattimento di individui arborei di modeste dimensioni, con un diametro tra i 10 e i 15 cm, abbattuti non nel bosco, bensì sulla radura attrezzata, in assenza di sottobosco. Intanto, i partiti di opposizione, Partito Democratico, Altra Idea di Città, Ancona Diamoci del Noi, Ancona Futura, Azione, hanno chiesto le dimissioni del presidente del Parco del Conero, Luigi Conte, sostenendo che l’abbattimento degli alberi tutelati "è talmente grave" che chiedono "le dimissioni immediate del Presidente del Parco, politicamente responsabile di questo scempio".
Il presidente Conte replica che la competenza sulle questioni tecniche, come dovrebbe sapere "chi ha amministrato la città di Ancona e la Regione Marche per decenni", è di pertinenza della struttura guidata dal Direttore, quindi considera "strumentale" la richiesta di dimissioni, che archivia "come l’estremo tentativo di coloro che mal digeriscono il cambio di passo di questo parco".
va.cu.