Consumi ancora stagnanti, cali di fatturato per metà delle imprese esaminate, export debole che si traduce anche in minori investimenti: l’analisi fatta da Bankitalia sull’andamento economico delle Marche, presentata ieri dagli economisti Alfredo Bardozzetti e Sabrina Ferretti, mostra segni di debolezza ma anche nuove opportunità di crescita, date soprattutto dall’occupazione femminile e un turismo in salute. L’indicatore trimestrale dell’economia regionale (Iter) ha mostrato una crescita dello 0,2% rispetto allo stesso periodo del 2023, una performance inferiore rispetto alla media italiana che si attesta al +0,4%. La crescente instabilità geopolitica ha contribuito ad un clima di incertezza per gli imprenditori. L’export regionale ha subìto un contraccolpo, con un abbattimento delle vendite in tutti i settori della manifattura, in particolare nel calzaturiero e nel farmaceutico. Il calo dell’export ha superato il 40% (escludendo il settore farmaceutico a - 6,8%). Questa congiuntura negativa ha avuto ripercussioni sugli investimenti, mentre il settore delle costruzioni ha continuato a espandersi grazie ai progetti pubblici legati al Pnrr e alla ricostruzione post-sismica. Nel mercato del lavoro, i dati indicano un incremento dell’occupazione dell’1,7% rispetto all’anno precedente, in linea con la media nazionale. Questo aumento è principalmente attribuibile alla crescita dell’occupazione femminile, che ha compensato il calo della componente maschile.
Da inizio anno il Reddito di cittadinanza e la Pensione di cittadinanza sono stati sostituiti dall’assegno di inclusione (AdI): secondo i dati dell’Inps a maggio le famiglie marchigiane percettrici di questa misura erano circa 6.200, pari all’1% di quelle residenti, con un importo medio mensile di 570 euro. Nei primi otto mesi dell’anno le erogazioni dell’assegno unico sono state corrisposte a circa 154mia famiglie marchigiane per almeno una mensilità. Nei primi nove mesi del 2024, sempre secondo i dati dell’Inps, è aumentato il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni. Il settore turistico ha mostrato segni di robustezza, con un aumento delle presenze del 2,1% rispetto al 2023, nonostante un calo delle presenze italiane del 1%. Anche il traffico passeggeri dell’aeroporto regionale ha registrato una crescita significativa del 21,2%, mentre la movimentazione delle merci nei porti di Ancona e Falconara Marittima è aumentata del 13,5%. Tuttavia, il potere d’acquisto delle famiglie ha mostrato una crescita più contenuta rispetto alla media italiana, e i consumi sono rimasti sostanzialmente stagnanti. Inoltre, il credito bancario alle imprese ha continuato a contrarsi, segnalando una domanda debole di prestiti come emerso anche dal sondaggio congiunturale di Bankitalia su un campione di 145 imprese industriali con almeno 20 addetti: la metà delle aziende ha riportato un calo del fatturato nei primi nove mesi del 2024.