Ancona, 11 agosto 2024 – Gianmarco Tamberi in pedana alle Olimpiadi, per l’ultima volta. Ieri sera l’amara sfilata davanti al pubblico dello Stade de France e alle telecamere di tutto il mondo, nonostante tutto, nonostante la colica, il dolore, l’amarezza e lo sconforto per non poter competere alla pari con i suoi avversari. Con Ancona e le Marche a fare comunque il tifo per lui e a sostenerlo nell’ennesimo, difficilissimo momento. La fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo, dice un detto popolare: stavolta è sembrata proprio accanirsi sul Gimbo nazionale, che ieri mattina a Parigi, attorno alle 5, s’è svegliato con una nuova colica renale, parente o sorella di quella che lo aveva già messo al tappeto e costretto su un letto d’ospedale lunedì scorso. Così quello che avrebbe dovuto essere il G-day, il giorno di Gianmarco Tamberi, quello in cui si sarebbe conteso la medaglia, o una medaglia, con gli altri dodici finalisti dello Stade de France, s’è trasformato in una giornata infinita di attesa, di sofferenza, di punti interrogativi, per lui e per il suo staff, ma anche per tutti i suoi fan, in ansia per le condizioni dell’anconetano campione olimpico, mondiale ed europeo in carica. E campione di popolarità. Ieri mattina poco dopo le 10, infatti, Gimbo ha pubblicato sui social un post con cui dava notizia al mondo delle sue condizioni: "È tutto finito… – ha scritto Tamberi –.Ci ho sperato fino all’ultimo, ci ho creduto nonostante tutto quello che era successo. Ho ricevuto un sostegno e un affetto così grande da parte di tutti voi che mi ha dato una forza unica per rialzarmi da questo ennesimo problema, ma evidentemente doveva andare così…". Anche la moglie Chiara Bontempi ha affidato ieri mattina ai social tutta la sua preoccupazione per le condizioni del marito con un eloquente: "Non so cosa dire" su sfondo nero. "Non ho davvero parole – dice mamma Sabrina – .Per il salto in alto ha lasciato indietro pure gli affetti familiari, quante volte si è scusato per la sua assenza per impegni di gara". "Ho appreso la notizia qui a Parigi, assieme all’altro mio figlio Gianluca, dei suoi nuovi problemi renali da una telefonata di Chiara arrivata sabato mattina. Un autentico tuffo al cuore!. Gianmarco è stato perseguitato praticamente per tutta la carriera dalla sfortuna, si è dedicato al salto in alto con le unghie e con i denti, lottando anche contro la sua natura". "Ora? Voglio soltanto abbracciarlo e ricordagli che comunque è un grande campione. A modo suo, ma per me, per la sua famiglia, Gianmarco ha vinto anche questa Olimpiade di Parigi".
Tutti o quasi a sostegno del campione, anche da personaggi popolari, come Francesca Michielin: "Hai già vinto tutto quello che si poteva vincere, siamo tutti con te", ma anche Antonella Clerici e Pierluigi Pardo. Su Facebook le parole del sindaco Silvetti: "Forza Gimbo, saremo con te comunque". Che poi aggiunge: "Lo avevo sentito qualche settimana prima che partisse, quando doveva celebrare la nuova struttura al Conti con quel meeting che poi è saltato. Dispiace molto, non so se ci sia ancora qualche margine, tutta la città è con lui, qualsiasi decisione prenderà siamo con lui e sappiamo che farà tutto il possibile per esserci e per rappresentare nel modo migliore tutta la nazione, oltre alla città di Ancona". Amare le parole di Fabio Luna, presidente regionale Marche del Coni: "E’ una cosa che ha dell’incredibile, neanche fosse la trama di un thriller – commenta a caldo –, Gimbo non meritava una cosa come questa. Poi un’Olimpiade si può vincere o perdere, ma non partecipare o partecipare in modo condizionato per tutto quello che gli è successo non è giusto. Mi dispiace tantissimo per Tamberi, avrebbe meritato di arrivare alla finale al massimo delle sue condizioni. Purtroppo non è stato così, tutto il mondo sportivo marchigiano è con lui".
Giuseppe Poli
Andrea Pongetti