REDAZIONE ANCONA

Gianni Savio e il legame speciale con Scarponi: "Ha creduto in lui anche nei momenti difficili"

"Per noi è stato sempre la nostra roccia, il nostro punto di riferimento. Ci ha insegnato ad affrontare la vita".

"Per noi è stato sempre la nostra roccia, il nostro punto di riferimento. Ci ha insegnato ad affrontare la vita".

"Per noi è stato sempre la nostra roccia, il nostro punto di riferimento. Ci ha insegnato ad affrontare la vita".

Adesso si ritroveranno di nuovo lassù, in paradiso, a parlare di ciclismo: Michele Scarponi e Gianni Savio, quest’ultimo storico dirigente piemontese di ciclismo, nel pedale da decenni, venuto a mancare quasi al tramonto del vecchio anno, il 30 dicembre, fu "tra i primi a credere in Michele dopo gli anni difficili della squalifica e Michele trovò in Savio e in quel gruppo la fiducia che cercava" le parole che aprono il post della Fondazione Michele Scarponi.

Che continua così: "Forse furono, quelli all’Androni-Diquigiovanni-Sidermec, gli anni più belli della carriera di Michele. Sicuramente i più vincenti con le tre tappe al Giro e la grande vittoria alla Tirreno-Adriatico 2009. Furono gli anni della rinascita per Michele e Gianni Savio ne fu l’artefice. Gianni Savio ci è stato sempre molto vicino dopo la morte di Michele. Lo ricordiamo insieme a noi a Filottrano al teatro Torquis e a Camerino in occasione dell’installazione della targa in piazza Cavour per i dieci anni da quella mitica vittoria di Michele e lo ricordiamo con il sorriso ai pranzi del Fanclub Scarponi.

Ci diceva sempre che Michael, come lo chiamava lui, prendeva tutto con molta ironia ma aveva una grande determinazione. Gianni ci ha lasciato dopo una lunga malattia ed è fin troppo scontato dire che con lui se ne va una fetta enorme di storia del ciclismo italiano. Di un certo modo per lo meno di intendere il ciclismo e di viverlo. Con tutto il cuore ci stringiamo con un abbraccio infinito intorno alla famiglia di Gianni, alla moglie e alle due figlie Annalisa e Nicoletta, che con una lettera inviata alla stampa hanno ricordato così il loro padre: "Per tanti è stato il Principe, per noi è sempre stato ‘PI’ la nostra roccia, il nostro punto di riferimento, il nostro esempio...ci ha insegnato ad affrontare la vita con la stessa grinta e determinazione che ha sempre chiesto ai suoi corridori... "Grazie di tutto Gianni. La famiglia Scarponi".