PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Giancarlo Ferretti morto, se ne va un pezzo di storia della ristorazione

Dalla 'Gastronomia' a Fortino, Fonte e Passetto

Giancarlo Ferretti in un’immagine recente

Ancona, 5 luglio 2019 - Un'altra tegola sulla storia della ristorazione anconetana. Si è spento ieri mattina, all’età di 94 anni, Giancarlo Ferretti, l’inventore del sistema della gastronomia oltre mezzo secolo fa. A lui, in effetti, si deve l’apertura e la gestione, per tantissimi anni, della celebre Gastronomica, negozio di qualità lungo la parte alta di corso Garibaldi. Fino ad allora non si era mai visto nulla in città e la gastronomica, assieme all’altro celebre negozio di Boari, in piazza Roma, hanno rappresentato una assoluta novità. Prima di Ferretti tutto questo non esisteva. Memorabili le code di clienti, la domenica mattina in particolare, per acquistare il cosiddetto cibo ‘fatto e tutto’, quello che oggi sia chiama ‘da asporto’: primi e secondi di alto livello, polli arrosto e così via.

Il trionfo del gusto e un negozio che attirava per i sapori ed i colori generazioni di anconetani. L’attività è andata avanti fino agli anni ’80, poi il ristoratore ha deciso di cambiare. Giancarlo Ferretti, tuttavia, è stato un ristoratore a tutti gli effetti, avendo gestito nei corsi della sua decennale carriera in città, locali di incredibile valore, ad oggi ancora esistenti, sebbene con proprietà e strategie diverse. Ferretti ha gestito il settore ristorante all’interno di hotel di altissimo livello come il Fortino Napoleonico e la Fonte, e poi pezzi indelebili della ristorazione dorica, dal Passetto al Giardino, fino alla sua ultima ‘fatica’, il ristorante-pizzeria ‘La bussola’, in via Leopardi, oggi trasformato in un ristorante etnico.

«Mio padre ha sempre vissuto per il lavoro, la sua passione, la sua fonte di vita – ricorda Paola, una delle figlie – Per lui, oltre alla famiglia, veniva prima il ristorante o la gastronomia, era totalmente dedicato a questo. Non posso dimenticare i giorni del terremoto di Ancona nel 1972, io ero già una ragazza. Con la città in preda al panico e alle macerie e la Gastronomica unico e solo negozio aperto lungo tutto corso Garibaldi che distribuiva cibo alle persone in piena emergenza. Quell’immagine non la dimenticherò mai. Dopo essere andato in pensione lui ha comunque sempre pensato alle sue esperienze lavorative, certo gli mancava tutto quello. Mio padre era di origini modenesi ed era stato chiamato da un amico a lavorare ad Ancona all’apertura di un negozio di salumi e formaggi in corso Amendola. Da quella volta non si è più mosso da Ancona e qui è rimasto per sempre, con la famiglia e i suoi locali e le sue mille attività».

Il cuore di Giancarlo Ferretti ha cessato di battere ieri mattina verso le 7,30 mentre era ricoverato nel reparto di geriatria dell’Inrca. Lascia, oltre a Paola, i figli Roberta e Claudio, la moglie Ada, gli altri parenti, gli amici e i tanti conoscenti. Il funerale è fissato per oggi, alle ore 12, nella chiesa della Misericordia, in via Giannelli. Successivamente la salma di Ferretti sarà cremata.