Ancona, 10 dicembre 2021 – La città dice addio commossa a Giampaolo Giampaoli, re dei torroni e panettoni ed ex storico calciatore dell’Anconitana degli anni Sessanta. Il mondo dell’industria, dello sport, Ancona in generale, hanno appreso la notizia con profondo dolore per l’affetto e la stima nei confronti di ‘Palì’, autentico simbolo dorico. Aveva 80 anni e si è spento ieri notte in seguito ad un peggioramento delle condizioni di salute. Ha lasciato la moglie e il figlio Gabriele, che lo affiancava nella gestione dell’azienda di famiglia e di successo fondata nel 1900.
Stimato imprenditore, apprezzato in tutta Italia per la sua ‘Dolciaria Giampaoli’, realtà cresciuta negli anni fino a diventare un riferimento dentro e fuori i confini nazionali. Giampaoli ha avuto anche una passione smisurata per il calcio e per i colori biancorossi, divenendo partner dell’Ancona e soprattutto il tifoso numero uno. Inoltre, tra le tante mansioni ricoperte, è stato presidente di Confindustria Ancona e della Camera di Commercio di Ancona. Ma la lista è lunga e costellata di prestigiosi premi o titoli ricevuti. Negli anni passati si ricorda che è stato insignito della più alta onorificenza di Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Nel capoluogo la triste notizia della scomparsa di Palì ha preso a circolare rapidamente, sin dalle prime ore del mattino. Tanto era conosciuto e benvoluto da tutti. Se ne va un imprenditore che ha scritto pagine importanti della storia di Ancona: addio a Giampaolo Giampaoli.
La sede di Confindustria Ancona ha amminato le bandiere e mezz'asta in segno di lutto. "Un imprenditore illuminato e visionario, un pioniere del nostro territorio e un punto di riferimento non solo per il sistema industriale, ma anche per la città di Ancona", commenta Pierluigi Bocchini, presidente Confindustria Ancona. "Un altro grande imprenditore che ci lascia, un giorno molto triste - aggiunge -, ma rischiarato dai bei ricordi che tutti noi colleghi ci portiamo con noi: la sua forza, la sua ecletticità, il suo impegno su tantissimi fronti, dall'industria allo sport, dagli incarichi negli istituti bancari alla presidenza della Camera di Commercio. E su tutto la sua grande vitalità. A volte ruvido ma sempre schietto e propositivo, ha contribuito in modo significativo alla crescita dell'associazione che mi piace pensare considerasse anche un po' casa sua".
Giampaoli è stato presidente di Confindustria Ancona dal 1989 al 1993, dopo aver ricoperto in precedenza anche il ruolo di presidente dei Giovani Imprenditori. Sotto la sua presidenza nacque il Club della Qualità, che allora rappresentava una vera innovazione: erano gli anni in cui si iniziava a parlare di certificazione e fu proprio Giampaoli che intuì le potenzialità di un approccio basato sulla qualità, contribuendo a farla diventare parte integrante della cultura delle imprese del territorio.