"Brunetti vattene". Due parole, impresse in uno striscione esposto sugli spalti del PalaBadiali. E adesso lo strappo è totale. Ieri, in occasione dell’amichevole tra Città di Falconara e Virtus Romagna, i tifosi delle Citizens hanno duramente contestato, anche con alcuni cori ironici, il dirigente dell’Ufficio sport di Falconara, Alberto Brunetti.
Nei giorni scorsi, infatti, lo stesso Brunetti era finito nel mirino del club, in seguito ad alcuni eventi. In particolare la recente richiesta di saldo della passata stagione (2mila euro) al Cdf, nonostante una Pec (con richiesta di proroga) inviata dalla società ma non arrivata in Comune per problemi di server. Proroga, tuttavia, poi concessa al 30 settembre.
Non solo, però. Lo scontro era nato soprattutto dopo il ricorso al Tar per la gestione dello stadio Roccheggiani, perso dal Raggruppamento temporaneo di imprese formato da Falconarase, Città di Falconara e Dinamis, e dunque confermato all’Olimpia Juventu Falconara ‘98. Ma anche per gli orari giudicati "non soddisfacenti" dalla società campione del mondo di calcio a cinque femminile per gli allenamenti della squadra maschile di serie D al PalaBadiali (dalle 22.30 alle 24). Tutti elementi che non hanno fatto altro che scatenare l’ira dei tifosi che, appunto, è sfociata in una contestazione all’interno del vecchio hangar. Il presidente Marco Bramucci, nei giorni scorsi, aveva annunciato anche l’intenzione di trasferire in un altro impianto l’attività di futsal. Era nata una mediazione portata avanti, in prima persona, dall’assessore allo Sport Ilenia Orologio per trovare la quadra. Nel frattempo il Cdf è tornato in campo. E proprio al PalaBadiali. Discreta presenza di pubblico, al netto delle polemiche. Tra le note positive, un momento spensierato per chi, in questi giorni, sta fronteggiando le terribili conseguenze dell’alluvione. Che almeno nel quartiere Stadio non ha provocato particolari danni. Ma la società ha comunque ringraziato "chi, da tutta Italia, si è informato sulle nostre condizioni".