REDAZIONE ANCONA

Gente di mare, la storia di Ancona nelle carte geografiche dell’epoca

Torna la rubrica ’Ex Libris’. Nel volume lo studio di Belogi. racconta l’immagine dell’Italia. e di come si è evoluta nei secoli. .

Gente di mare, la storia di Ancona nelle carte geografiche dell’epoca

Ancona lega la sua vita millenaria al mare. Un mare che nei secoli ha contribuito ad unire più che a separare, ad essere soprattuto via principale di commercio e sviluppo, a creare e ad intrecciare quella che è da secoli la cultura dei popoli che in esso si affacciano: l’Adriatico.

Per navigarlo, l’uomo ha percorso inizialmente tratte sotto costa, senza mai perdere di vista la terra ferma e i suoi punti di riferimento, usato le stelle di notte e il sole di giorno, sino a che non ha iniziato a realizzare delle mappe, le cosiddette carte geografiche, le cui prime copie iniziano a comparire nel Medioevo.

Anche se le primitive rappresentazioni geografiche nacquero con le grandi civiltà a partire dal mondo greco.

Alle carte geografiche del mare Adriatico e alla loro evoluzione, è dedicato un libro, in Italiano ed inglese: "Antiche mappe dell’Adriatico dal XV al XIX secolo", realizzato nel 2007 in occasione della Presidenza italiana dell’iniziativa Adriatico Ionica. Il volume presenta uno studio di grande valore storico a firma di Marco Belogi che illustra l’evoluzione delle carte offrendo al lettore la possibilità di comprendere che cosa è una carta geografica e da quali elementi è costituita. Sopratutto come si è evoluta nei secoli e con essa il modo con cui rappresentare le terre ed i mari per poi poter percorrerle o navigarle.

"Ma per apprezzare pienamente l’immagine dell’Italia (e quindi della nostra Ancona) nei secoli occorre conoscere i tratti principali della storia della cartografia europea" per poter leggere la carta e perché l’Italia dal XV secolo in poi fu rappresentata nel tempo da cartografi italiani e stranieri, quindi a seconda della sua forza economica e politica rivestite in quel determinato momento storico.

Gran parte del volume è dedicato alle immagini di carte geografiche, alcune veramente rare e preziose del nostro mare Adriatico provenienti dalla Collezione Cartografica Gianni Brandozzi, di Ascoli Piceno.

Foto di carte geografiche che vanno da quella di Sebastian Munster del 1492 a quella di Giovanni De Agostini del 1938.

Un viaggio attraverso il tempo in cui Ancona compare sempre con il suo golfo e promontorio, rappresentati in maniera predominante e a volte eccessiva, nel mare Adriatico con accanto le varie località, alcune delle quali hanno mutato il nome o sono scomparse.

Un altro capitolo del volume, a firma di Paola Presciuttini, illustra: "La produzione delle carte nautiche in Italia dall’Unità d’Italia ad oggi" che dal 1872 è affidata all’Istituto Idrografico della Marina militare.

Claudio Desideri