Ancona, 10 ottobre 2024 – Un dispiegamento interforze mai visto in città, forse neppure al tempo della visita di Papa Benedetto XVI nel settembre del 2011. Il vertice della Salute del G7 ad Ancona ha smosso un’organizzazione e una security di primo livello. La città non è stata blindata, ma un paio di aree hanno risentito e stanno risentendo le conseguenze delle limitazioni di movimento, dettate dalla necessità di assicurare il massimo livello di protezione per le delegazioni di Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Giappone, Germania, Francia e ovviamente Italia.
Centinaia, impossibile avere un numero preciso, gli agenti di polizia, carabinieri, finanza, vigili del fuoco, protezione civile, senza dimenticare il corpo della polizia locale che ha messo a disposizione tutto il suo contingente. Oltre al potenziamento della massima sicurezza alla Mole Vanvitelliana, oggi anche al Teatro delle Muse, e negli hotel che ospitano le delegazioni (Seeport, Palace, NH, Seebay), nulla è stato lasciato al caso.
Dal casello di Ancona Sud verso il centro del capoluogo il percorso è stato bonificato metro dopo metro, tombino dopo tombino, cassonetto dopo cassonetto. Personale di vigilanza nelle stazioni di servizio, nelle aree di sosta, su ponti, viadotti e by pass dove le delegazioni transiteranno. Controllo a terra e poi in mare, con lo specchio d’acqua attorno alla Mole pattugliata tutto il giorno e svuotata di ogni natante, ma anche l’occhio di falco dell’elicottero della polizia che ha vigilato dal cielo per buona parte della giornata.
Oggi sarà il giorno clou del G7, con il delicato spostamento di ministri e collaboratori al seguito dalla Mole alle Muse e la parte bassa del centro che sarà sigillata dalle 13 a mezzanotte. In mezzo a queste doverose misure di sicurezza c’è la vita delle persone, seppur per appena tre giorni sconvolta da un evento che viaggia a un’altezza diversa rispetto alla normale dimensione. Con la chiusura definitiva di via Marconi dalle 9,30 di ieri, con un notevole deficit comunicativo da parte degli enti, prima e dopo il tratto di strada dalla stazione ferroviaria fino in centro è stato l’epicentro del caos e delle proteste. Code infinite, veicoli bloccati, 45 minuti per raggiungere piazza Cavour in autobus. Oggi i disagi si allargheranno al centro con la chiusura della parte bassa dei corsi, la galleria san Martino sempre a senso unico verso il centro, poi da venerdì pomeriggio tutto dovrebbe tornare alla normalità.
p.cu.