Quello di domenica sera è sembrato un arresto plurimo fotocopia rispetto al primo di fine novembre. In manette sono finite tre persone, ritenute responsabili, anche stavolta, di diversi furti in appartamento. Sono stati i carabinieri del Norm di Osimo a mettersi sulle loro tracce e a raggiungerli. Li hanno fermati a Porto Sant’Elpidio. I militari dell’Arma, attraverso appostamenti, pedinamenti e controlli incrociati, hanno iniziato a raccogliere elementi utili alle indagini con l’obiettivo di dare un nome e un volto a chi da settimane era protagonista di furti, tentati e messi a segno, tra Osimo, la zona a sud di Ancona, il Fermano e il Maceratese.
Il modus operandi era sempre lo stesso, uno di loro si arrampicava sui muri e passando dalle finestre si introduceva in casa permettendo l’accesso degli altri due complici. I carabinieri hanno iniziato a battere la pista della malavita albanese, soprattutto quelle delle cosiddette bande di ladri acrobati.
Alla fine sono riusciti ad individuare tre malviventi, uno di 32 anni, uno di 28 e l’altro di 26, tutti albanesi. A fine novembre erano in quattro gli italo albanesi finiti in manette, più o meno della stessa età. Sono state le immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza e alcune auto usate per i furti che conducevano al quartier generale della banda, situato in un appartamento di Porto Sant’Elpidio. Il blitz, appunto, stavolta senza inseguimento vero e proprio lungo la statale, attorno alla struttura abitativa. Hanno cercato di fuggire passando dalla finestra sul retro ma non ci sono riusciti.
I tre sono stati bloccati e sono finiti in manette, per poi essere rinchiusi, uno nel carcere di Montacuto e gli altri due nelle camere di sicurezza della caserma di Osimo. Durante la perquisizione del covo della banda i militari dell’Arma hanno rinvenuto parte della refurtiva, soprattutto oro e gioielli, frutto delle decine di furti messi a segno. L’udienza con rito direttissimo dovrà tenersi a ore al tribunale di Fermo. A Osimo l’attenzione è massima sul fronte sicurezza. Chat di quartiere e passaparola non fanno altro che ripetere di fare attenzione a movimenti sospetti. Venerdì scade anche il bando per contributi per l’installazione di strumentazioni tecniche antifurto.
si. sa.