REDAZIONE ANCONA

Fumata nera, Pirani verso l’addio

Lo spettro del commissario, fallito l’incontro con Latini. C’è tempo fino a oggi, ma il destino sembra segnato

Pirani e Latini non sono destinati a trovare un accordo: il sindaco resta dimissionario

Pirani e Latini non sono destinati a trovare un accordo: il sindaco resta dimissionario

Il sindaco di Osimo Francesco Pirani ieri ha confermato ai suoi le proprie dimissioni. Oggi (pomeriggio) è l’ultimo giorno concesso per ripensarci e la notte potrebbe aver portato consiglio. La riunione con tutti i componenti della maggioranza non ha dato buoni frutti, anzi, la fumata è stata di nuovo nera. Assenti i consiglieri delle Liste civiche dopo la loro apertura totale espressa, di nuovo, domenica, con l’invito esplicito al primo cittadino a ritirarle. Il sindaco non si fida, voleva avere garanzia totale di governo per gli altri quattro anni e mezzo che rimangono. Si avvicina ormai l’arrivo del commissario prefettizio e poi il ritorno alle urne, anticipato, per gli osimani. A nulla sono valsi gli incontri, le trattative, le spinte di piraniani e antonelliani e la "resa" di Latini. Pirani è ormai più che certo che resterà fermo sulla decisione: "Non ci sono spiragli al momento per ritirare le dimissioni", ha detto ieri pomeriggio al termine della riunione. Osimo è in attesa che si decida il suo destino. "Richiamiamo ancora tutti ad un atto di responsabilità", hanno detto David Coppari, presidente dell’Area territoriale di Osimo di Confartigianato e il responsabile Emanuele Martelli -. La nomina di un commissario straordinario sarebbe un atto irresponsabile in un momento in cui le attività economiche sono in forte difficoltà, la tassazione è già di per sé alta e va tenuta sotto controllo, non certo ulteriormente aumentata per fare fonte a necessità di atti d’urgenza e straordinari. Serve stabilità e concertazione, non una gestione di emergenza con budget ridotti e una visione limitata al fare il minimo indispensabile, come sarebbe inevitabile in caso di commissariamento. Se chi è stato eletto dai cittadini osimani tiene veramente alla propria città lo dimostri ora con atti di grande responsabilità". Uno dei casus belli che ha determinato il mancato accordo (oltre alla responsabilità politica, alle poltrone nei cda e al riconoscimento delle Liste civiche per la vittoria al ballottaggio) sembra essere anche il caso biogas a San Paterniano, per cui il comitato di cittadini è sul piede di guerra cercando la collaborazione dell’amministrazione comunale. In questi giorni oltretutto è nato il Tavolo ambiente Marche del Movimento 5 stelle: "E’ un’iniziativa che coinvolge cittadini, comitati, associazioni per la difesa del territorio, sigle sindacali e tutti coloro che si impegnano per un futuro più sostenibile e attento alle problematiche ambientali del nostro territorio. Il primo incontro oggi alle 18 nella sala Convegni di Castelfidardo durante il quale sarà collegato online l’onorevole Sergio Costa, deputato del Movimento, già Ministro dell’Ambiente".

Silvia Santini