Alla vista dei poliziotti si da’ alla fuga in bicicletta: scatta un rocambolesco inseguimento e lui finisce contro una vettura in sosta. Denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento ventiduenne tunisino approdato a Jesi da Reggio Calabria dove ha avviato l’iter per la richiesta di protezione internazionale. Nel corso dei servizi di prevenzione generale, intensificati in aree sensibili, anche con l’impiego di pattuglie del reparto prevenzione crimine UmbriaMarche, nel pomeriggio di martedì mentre gli operatori di polizia erano impegnati in controlli in via Imbriani con un gruppo di extracomunitari, uno di loro di nazionalità tunisina a bordo di una bicicletta, si è dato alla fuga verso viale Trieste. Da qui è iniziato un rocambolesco inseguimento per le vie della città e il 22enne tunisino senza fissa dimora per non essere acciuffato dai poliziotti ha imboccato contromano un tratto di strada, senza dare precedenza ai passanti. Essendosi creato un reale pericolo gli agenti gli hanno intimato a più riprese l’alt e a un certo punto il giovane ha perso il controllo della bici andando a impattare contro la fiancata di un’auto in sosta, danneggiandone la carrozzeria.
Una volta fermato, il giovane è stato perquisito per scongiurare non avesse delle armi. Il giovane non ne aveva. Il giovane risultava fotosegnalato al centro di permanenza temporanea di Lampedusa nel settembre scorso, con invito a presentarsi alla questura di Reggio Calabria a fine ottobre per la definizione della procedura di richiesta protezione internazionale. Il giovane è stato denunciato in stato di libertà per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento della vettura in sosta e messo a disposizione dell’ufficio immigrazione di Reggio Calabria.
Sono stati intensificati nell’ultimo periodo i controlli di polizia in città. Martedì pomeriggio le volanti assieme al reparto prevenzione crimine UmbriaMarche, coordinate dal dirigente vicequestore Paolo Arena, nell’alveo delle direttive del questore di Ancona, Cesare Capocasa, d’intesa col prefetto Darco Pellos, hanno attuato un servizio straordinario di controllo del territorio. Scopo: prevenire reati contro l’incolumità pubblica, predatori e relativi allo spaccio nelle aree più sensibili della città e in particolare: giardini pubblici, via Granita, via Setificio, quartiere San Giuseppe, via Garibaldi, parco del Vallato e centro storico. Sono state 134 le persone identificate, 50 i veicoli e 3 i negozi controllati.
Sara Ferreri