L’ennesima frana al Trave, l’appello del Parco del Conero: "Bisogna rispettare le regole, altrimenti prima o poi ci scapperà la tragedia". A sostenerlo è il presidente dell’Ente Parco, Luigi Conte, preoccupato da quanto accaduto martedì pomeriggio nella zona del Trave dove un tratto di falesia, da sempre debole e soggetta a smottamenti, è venuto giù fino a interessare l’arenile. Un tratto di costa che non dovrebbe vedere la presenza e il transito di persone: "Anche ieri (martedì ndr) su quel tratto di spiaggia dove vige un’ordinanza specifica, c’erano dei bagnanti e c’è mancato poco che succedesse loro qualcosa. Basta, non deve più accadere _ attacca Conte _. Stop ai bivacchi in quella zona dove vengono accesi fuochi e dove in generale c’è una forte presenza nonostante i divieti. Durante l’episodio precedente chi era presente durante la frana se l’è vista brutta ed è scappato in canoa. Più controlli? Certo che servono, ma prima passa tutto attraverso il comportamento dei singoli bagnanti". Controlli che nel periodo di Ferragosto solitamente si intensificano al proliferare dei bivacchi. Decine, se non centinaia di persone che per giorni bivaccano nella spiaggia libera più popolare e molto frequentata e dove, al contrario, andrebbe regolato l’accesso in generale e impedito stare nelle zone interdette dall’ordinanza sindacale: "Il Parco in tutto questo non ha competenze specifiche, noi tuteliamo l’ambiente, ma la difesa della costa è materia della Regione e i controlli spettano a capitaneria di porto e polizia locale _ aggiunge il presidente Conte _. posso dirle che noi riceviamo tantissime segnalazioni di abusi e di oltraggi alle ordinanza, segnalazioni che poi giriamo a chi di dovere". C’è poi l’aspetto legato alla situazione della falesia del Conero, da Sirolo fino al cantiere navale di Ancona. In alcuni tratti il terreno è molto fragile, specie nella zona tra Mezzavalle e il Trave. Ad Ancona, nel tratto sopra la Grotta Azzurra, di recente è stato fatto un lavoro delicato e dispendioso di protezione proprio della falesia iniziato circa sei anni fa. E sul Conero: "Ci sono degli studi in corso che vedono coinvolti, oltre al Parco del Conero, il Comune di Sirolo e le università di Ancona e Urbino. Lo studio è partito dal tratto in territorio di Sirolo ma si allungherà a quello anconetano. È un inizio, servirà tempo, ma qualcosa si sta muovendo" conclude Luigi Conte.
Cronaca"Frana al Trave, prima le regole. Altrimenti ci scappa il morto"