Dopo la tracimazione del fosso Sant’Angelo, Gsa torna sul problema: "Attendiamo ancora una risposta dal 2023". Una settimana fa, il fosso ha tracimato nel tratto terminale di via Rovereto, prima della tombatura della sua foce, ma questa volta, senza provocare danni. "É evidente che gli interventi finora effettuati sono risultati dei palliativi: da quelli alla foce, sulla spiaggia, alla meticolosa pulizia dell’alveo. I problemi del fosso Sant’Angelo sono strutturali, soprattutto dovuti alla pesante cementificazione e tombatura del suo tratto finale, un vero e proprio tappo – spiega il direttivo di Gsa - Nel recente passato eravamo intervenuti con una proposta, sicuramente complessa, ma l’unica che potrebbe riportare alla normalità il corso d’acqua". Dopo una fase di studio, sarà rimossa la griglia e aperto lo scarico delle acque a mare. Quello del Fosso Sant’Angelo è un problema che esiste dal 2014, quando con la prima alluvione del nuovo millennio, il le tante abitazioni a ridosso del fosso hanno avuto ingenti danni, con più di un metro dentro le abitazioni. Durante l’ultima allerta arancione, l’acqua ha raggiunto il marciapiede, risparmiando abitazioni e giardini, ma lasciando ancora una volta un intero quartiere in preda all’ansia, destinato a una notte insonne. A preoccupare è stato anche il fosso della Giustizia che ha raggiunto il livello di guardia senza tracimare.
CronacaFosso S. Angelo,. Gsa: "Interventi non sufficienti"