Fossi a rischio, pressing sul Consorzio di bonifica

Il Comune sollecita l’intervento su una serie di corsi d’acqua ostruiti e pericolosi in caso di forte pioggia: il fango ha ostruito tutto

Fossi a rischio, pressing sul  Consorzio di bonifica

Fossi a rischio, pressing sul Consorzio di bonifica

La stagione più piovosa è vicina e già tantissimi osimani temono il rischio alluvioni e le conseguenze che ormai quasi inesorabilmente si abbattono sul territorio. Lo stato in cui versano i fossi non è dei migliori in città, come altrove. Il sindaco Simone Pugnaloni ha sollecitato più volte il Consorzio di Bonifica per quelli di sua competenza: "A seguito delle piogge di aprile, giugno e agosto si sono aggravate delle criticità già riscontrate nel territorio comunale a causa dell’esondazione di alcuni fossati e torrenti", esordisce la missiva. E’ l’ultima richiesta urgente di un mese fa per la riparazione della condotta di irrigazione e ripristino urgente della sede stradale danneggiata in via Cagiata in prossimità della rotatoria con via Saragat a Campocavallo e la pulizia del corso d’acqua del Musone tra San Biagio, Santo Stefano e Offagna, completamente occluso dal fango, oltre a quella del fosso San Valentino in particolare a monte degli attraversamenti stradali.

Poi il Comune invita il Consorzio a intervenire nelle località Fornace Morando, San Domenico, tra le vie Molino Mensa e Recanati e tra le vie di Jesi e Molino San Polo per mancata manutenzione della vegetazione e l’erosione delle sponde. Per gli altri fossi, quelli "comunali", che comprendono i diversi di Osimo Stazione, frazione già gravata da diverse alluvioni in passato, il Comune impiega 30mila euro all’anno per pulirli periodicamente. Il presidente del Consiglio regionale Dino Latini ha appena presentato un’interrogazione all’assessore Stefano Aguzzi per far partire quanto prima i lavori per i primi due stralci finanziati per la realizzazione delle vasche di espansione alla Stazione e a San Biagio.

Il progetto esecutivo per i lavori di rafforzamento spondale del torrente Aspio intanto è stato approvato nei mesi scorsi dalla Conferenza dei servizi ma con alcune integrazioni che ora dovranno ripassare al Ministero competente per l’ok definitivo. I tempi quindi si allungano, anche per l’assegnazione dei lavori alla ditta che dovrebbe far partire i lavori prima dell’estate. A Offagna sono stati avviati i lavori di manutenzione del torrente Aspio per un tratto complessivo di due chilometri e mezzo: sfalcio della vegetazione arbustiva, taglio selettivo di quella arborea di ostruzione al deflusso e rimozione delle ostruzioni presenti per il ripristino di un’adeguata selezione idraulica.

Silvia Santini