Ancona, 28 luglio 2023 - Una donna di 88 anni, in condizioni di salute molto precarie, è stata portata al punto di primo intervento dell'Inrca di Ancona e, dopo due notti passate in osservazione, è stata trovata con addosso delle formiche.
La denuncia è arrivata dai famigliari, ma ad accorgersene sarebbe stata una badante, che le ha abbassato il lenzuolo e avrebbe fotografato le condizioni dell'anziana.
I dettagli sono stati forniti in una denuncia che la figlia della 88enne ha fatto ai carabinieri di Ancona, nei giorni scorsi. Sono partiti i controlli del caso, con i carabinieri del Nas che sono stati nell'Istituto nazionale di Cura e Ricerca, nella sede ospedaliera in via della Montagnola, per acquisire la documentazione della paziente, chi era di turno in quei giorni del personale sanitario e inviare poi una informativa alla Procura della Repubblica di Ancona.
Il reato ipotizzato nella denuncia, tutto da confermare, è abbandono di persona incapace. La querela ai carabinieri è stata fatta alcuni giorni dopo, a morte avvenuta dell'anziana che è spirata la sera del 12 luglio: malata terminale, era arrivata all'Inrca due giorni prima in condizioni critiche ed era stata posta in osservazione in una stanza del primo intervento a piano terra della struttura sanitaria. La figlia l'ha assistita sino alla sera dell'11 luglio, la mattina del 12 luglio era arrivata la badante che ha scoperto le formiche.
L'ospedale ha provveduto a spostare la paziente e a fare una disinfestazione della stanza. Quella mattina era in turno anche il primario Antonio Cherubini, subito informato del problema. "Non sono autorizzato a rilasciare nessuna dichiarazione – ha detto Cherubini all'Ansa –, c'è una indagine in corso e servirà a fare luce su tutto. I pazienti da noi vengono tutti seguiti, dall'inizio alla fine, non abbandoniamo nessuno, siamo sereni e confidiamo nelle indagini”. Sono stati disposti anche accertamenti interni e il direttore medico di presidio, Riccardo Luzi, ha parlato della presenza di “una sola formica accertata dal personale oss che era lì presente, non sappiamo come sia finita lì, ma per ipotesi potrebbe esserci anche stata trasportata dall'esterno”. “Facciamo controlli periodici per gli insetti – ha anche detto –, abbiamo una ditta incaricata, ma non abbiamo mai avuto problemi. La signora è arrivata da noi il 10 luglio, una paziente con un malattia allo stato terminale, ma è stata seguita costantemente, abbiamo tutta la documentazione informatizzata. L'assistenza non le è mai mancata”, ha concluso.