PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Flash mob di protesta: "Le spiagge libere non si toccano: perché favorire i privati?"

Un’ottantina di manifestanti si ritrovano alla Torre, poi una passeggiata fino alla Capannina. Tra loro l’architetto Picciafuoco, consulente del Comune.

Flash mob di protesta: "Le spiagge libere non si toccano: perché favorire i privati?"

‘Giù le mani dalla spiaggia libera’. Prima il flash mob di cittadini all’ombra della Torre, poi la passeggiata provocatoria fino alla Capannina. Il progetto di spostare sabbia e ghiaia dalla spiaggia della Torre, per una volta dopo tanti anni ampia e disegnata dalle correnti naturali in maniera da consentire un notevole afflusso, non piace proprio. Il cosiddetto ‘paleggiamento’, messo in calendario dall’amministrazione comunale per la seconda metà di giugno, andrà a modificare l’arenile della baia di Portonovo, quest’anno generoso con la parte nord e meno con la zona della chiesetta, dove la spiaggia libera è sparita: "La spiaggia così bella non c’è mai stata qui, perché adesso dovremmo rinunciare a questa bellezza per favorire un’altra zona e soprattutto uno stabilimento balneare?" si chiede Claudio Molinelli, coordinatore del Comitato ‘Mezzavalle Libera’. L’obiettivo delle proteste delle persone che nel tardo pomeriggio si sono radunate davanti al Clandestino, un’ottantina di cittadini, sono i titolari dello stabilimento la Capannina, ma anche l’amministrazione comunale che ha deciso di dare l’ok al trasferimento di arenile da una spiaggia all’altra: "Si va a ricreare una spiaggia cancellata in maniera naturale per fare dei favori a fronte di concessioni demaniali irrisorie _ hanno aggiunto i manifestanti _. Tra l’altro, stando alla direttiva Bolkestein e alla sentenza della Corte Europea, tutte le concessioni degli stabilimenti balneari, qui come altrove, sono scadute, quindi potremmo tranquillamente metterci lì come bagnanti. Al contrario, i titolari di quello stabilimento non garantiscono neppure i cinque metri di legge liberi per il transito delle persone. Sarebbero quanto mai necessari dei controlli". Tante le persone dunque che hanno voluto dimostrare dissenso a fronte di quanto sta accadendo lungo l’arenile di Portonovo. Dettaglio non da poco, tra le persone che ieri sera si sono radunate sotto la Torre e di fatto aderito all’appello delle associazioni ambientaliste, c’era anche Riccardo Picciafuoco, architetto, ex presidente del Parco del Conero (e membro di Italia Nostra), ma da oltre otto mesi consulente per il decoro dell’amministrazione comunale di centrodestra. A Portonovo c’era anche Francesco Rubini, consigliere comunale di Altra Idea di Città, che durante l’ultimo consiglio comunale ha sollevato il problema del ‘paleggiamento’ interrogando la giunta comunale.