CLAUDIO DESIDERI
Cronaca

Firmata una "Carta etica" per lo sport: "Stop alle discriminazioni di genere"

Il Soroptimist ha ottenuto l’adesione dei Comuni di Ancona, Sirolo e Numana

Il Soroptimist ha ottenuto l’adesione dei Comuni di Ancona, Sirolo e Numana

Il Soroptimist ha ottenuto l’adesione dei Comuni di Ancona, Sirolo e Numana

Lo sport ha tanti compiti ma i più importanti sono il benessere delle persone e veicolare massaggi positivi per tutta la società. In linea con questi principi è stato sottoscritta, ieri nella sede comunale di Ancona, la "Carta Etica per il superamento dei divari e delle discriminazioni di genere nello sport" redatta dall’Associazione Nazionale Atlete che ha chiesto alle istituzioni locali di adottarla e di condividerne i principi. In linea con questo intento il Soroptimist Club Ancona, nell’ambito del suo progetto "Donne e Sport", ha chiesto e ottenuto l’adesione dei sindaci di Ancona, Daniele Silvetti, di Sirolo, Filippo Moschella e di Numana Gianluigi Tombolini che l’hanno accolta e firmata. "Le buone pratiche - ha detto Silvetti - devono essere difese nelle scuole, nelle palestre, nei centri sportivi, all’aperto, combattendo i segni che quotidianamente emergono con la violenza di genere". Purtroppo in ambito sportivo il divario e la discriminazione di genere sono ancora una realtà pervasiva e questo va affrontato, come sostiene la Carta, in una prospettiva intersezionale "dovendo essere considerata in rapporto a tutte le possibili discriminazioni che lo condizionano".

Nonostante la partecipazione femminile allo sport vada gradualmente aumentando "le donne rimangono sottorappresentate negli organi decisionali delle istituzioni sportive a livello locale, nazionale, europeo e mondiale". Gli obiettivi della Carta etica impegnano le Amministrazioni ad adottare e sviluppare politiche e azioni di valorizzazione della pratica sportiva; a promuovere i valori dello sport come occasione di integrazione, educazione e rispetto e dei benefici dell’attività fisica; a sensibilizzare sul tema del linguaggio e della scarsa presenza delle atlete nei media nazionali e negli organi decisionali; a contribuire ad una nuova narrazione dello sport e dei luoghi in un’ottica di genere, valorizzando le storie delle atlete e focus dedicati alle professioni sportive. "Lo sport dal 2023 è entrato a pieno diritto nella nostra Costituzione - ha detto Adriana Macchi, presidente nazionale Soroptimist – il che significa che lo sport è di tutti e per tutti. Dobbiamo rendere concreta questa opportunità". Claudio Desideri