REDAZIONE ANCONA

Fermana, da Brini segnali di serenità: "Dobbiamo fare cose semplici"

Il presidente Simoni ha presentato il nuovo mister e anche la struttura societaria: "Arriva qualche rinforzo"

Mister Fabio Brini ieri durante la presentazione

Mister Fabio Brini ieri durante la presentazione

Che sia un felice ritorno quello di mister Fabio Brini, a Fermo, se lo augurano tutti a cominciare dalla società di viale Trento, nella cui sede, ieri si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico gialloblu. Classe ’57, nato a Porto Sant’Elpidio, da ex portiere ha alle spalle ben 142 presenze in serie A con Ascoli e Udinese e 19 in quella cadetta; indossò la maglia canarina, con la quale concluse la sua carriera da giocatore-capitano, nella stagione 1993-94 ottenendo la promozione in serie C2 e stabilendo il record d’imbattibilità casalinga con 877 minuti.

Da allenatore, tra le promozioni in serie B: Ancona, Salernitana e quella storica con il Carpi nel 2013.

"In primis, voglio salutare e ringraziare mister Dario Bolzan per la serietà dimostrata - le parole del presidente Umberto Simoni - i subentrati Roberto Ferroni e Samuele Isidori che, in qualità di vicepresidenti, lavorano molto più di me; Stefano Faggio per il supporto nel rapporto con istituzioni e partner; non ultimo, Marco Catalano per il lavoro svolto. Quanto a mister Brini, abbiamo confidato nella sua preparazione professionale per affrontare il girone di ritorno che ci vedrà schierati con qualche rinforzo, ma soprattutto a testa alta e con una mentalità vincente, elementi indispensabili per ottenere la salvezza".

Soddisfatto per l’accordo raggiunto anche il direttore generale Federico Ruggeri che ha aggiunto: "Le responsabilità dell’esonero di Bolzan vanno condivise tra me e il direttore Paolucci, per non averlo messo nelle condizioni ottimali. Da uomini del settore, sappiamo che il calcio è così: a pagare per primo è il mister. Ringrazio mister Brini per essere qui: motivo d’orgoglio e prospettive importanti, per noi; altresì i nuovi entrati perché senza loro eravamo a un punto di non ritorno".

Alcuni piccoli dissidi e punti di vista diversi in società, ma ora si guarda al futuro: "Avevamo bisogno di uno shock: il cambio del tecnico ci mette di fronte alla realtà - ha sottolineato il direttore sportivo Michele Paolucci- essendo stato giocatore di mister Brini, bene ne conosco fermezza e modo di lavorare: ha molto carisma".

Nel quartier generale gialloblu, Fabio Brini, arrivato da qualche giorno, ha già avuto modo di condividere parecchie idee: "Leggo di una società allo sbando, senza punti di riferimento - ha concluso il neo tecnico - ma i miei punti di riferimento, oggi, sono qui accanto a me. La società c’è e ha dato disponibilità ad aggiustare la rosa. Ora, è da sistemare la ‘questione campo’: dobbiamo fare ‘cose semplici’ perché in questa categoria conta tantissimo. La posizione in classifica della Fermana non mi spaventa: in carriera, di situazioni complicate ne ho passate diverse. La pressione? Se non si è capaci a gestirla, meglio cambiare mestiere".

Gaia Capponi