Questa è la mia occasione di parlare a un vasto numero di gente, soprattutto adulti. È ragionevole. Per essere adulti bisogna leggere il giornale, sbaglio? I pensieri d’età sono pesanti e vi sono forzati addosso, quindi smettete di farvi domande, perché anche le risposte diventano pesanti e così si finisce per sbattere la testa sullo stesso stipite della porta, 62 volte, finché non ci si fa l’abitudine. Ve lo ricordate com’era? Farvi domande? Che importanza ha la cena quando stanno per nascere i girasoli? Siate curiosi. Alzate le rocce per vedere cosa c’è sotto, toglietevi le scarpe. Leggete. Leggete libri per ragazzi. Quando eravate piccoli eravate pieni di sfarfallii piumati, i bambini sono liberi perché non si imbarazzano, non sanno ancora cosa sono gli stereotipi. Fatevi domande! Siate potenti. Bevete cioccolata calda e ascoltate musica. Fate quello che volete, perché porvi domande vi apre mondi. Come sarebbe vivere in un fiore? Come sarebbe vivere in Palestina o Israele, adesso? Cosa succederebbe se fossimo tutti uccelli? Alla Nasa si chiedevano se fosse possibile mandare un uomo sulla Luna, Edmund Hillary e Tenzing Nortgay si chiedevano se fosse possibile raggiungere la vetta dell’Everest. Provate, immedesimatevi. Siate Antichi. Selvaggi, anche. Abbassate la testa e non sbattete sullo stipite della porta. Portate avanti il mondo, perché il suo futuro non sta solo a noi giovani. Quando è stata l’ultima volta che avete visto un corvo? Quando è stata l’ultima volta che avete pensato ai nativi americani? Quando è stata l’ultima volta che avete corso, per correre e basta?
Emilia Pietroni IIIF