"Lo storico circolo Arci di via Roma non riaprirà". L’annuncio si diffonde in rete e scatta una pioggia di commenti di rammarico per la saracinesca abbassata su oltre 30 anni di storia ma si tratta di un falso allarme. Si stanno studiando le modalità di gestione e riapertura alla luce delle nuove normative per il contenimento del Covid. Del resto durante il lock down davanti al circolo, luogo di ritrovo per tanti ragazzi e non solo, è comparso lo striscione arcobaleno con la scritta: "Forza e coraggio. Per tutti i circoletti ritorneremo più forti di prima. Tutto andrà bene".
"Sono state diffuse nelle ultime ore – spiegano il presidente Elio Corinaldesi e il comitato direttivo del circolo Arci XX Giugno di Jesi – voci allarmistiche e infondate di chiusura del "Circolo di via Roma", come viene definito. Smentiamo categoricamente: queste voci che non rispondono al vero. Negli ultimi giorni di dopo Covid il Comitato direttivo si è riunito più volte per verificare che esistano tutte le condizioni per garantire al più presto la riapertura in condizioni di sicurezza e nel rispetto delle normative vigenti. Si sta lavorando per ripristinare queste condizioni e riaprire in tempi brevi le attività sociali. Si fa appello al senso di responsabilità e collaborazione di tutti i soci".
Tutto è partito dal messaggio sulla pagina Fb del circolo Arci, dagli stessi gestori: "Con le lacrime agli occhi volevo annunciarvi che Il circolo Arci Martiri XX Giugno non aprirà più, almeno con questa gestione. Non per volontà nostra: io e mia madre volevamo ringraziare tutte le persone che ci hanno fatto vivere dei momenti e delle serate bellissime". Già anni fa il circolo aveva rischiato la chiusura.
Sara Ferreri