SARA FERRERI
Cronaca

Fabriano, verso la riapertura del reparto di Pediatria del Profili

La notizia particolarmente attesa è annunciata dal coordinamento cittadino Punto nascita e l’associazione Fabriano Progressista i quali ringraziano il dg dell'Ast Ancona Giovanni Stroppa che si era impegnato in questa direzione

La battaglia del comitato per la riapertura di Pediatria, oggi ambulatorio

La battaglia del comitato per la riapertura di Pediatria, oggi ambulatorio

Fabriano (Ancona) 9 ottobre 2024 – Verso la riapertura del reparto di Pediatria dell’ospedale Profili. Una notizia particolarmente attesa nell’entroterra e appena confermata dai vertici regionali. A giugno scorso il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso contro la chiusura del punto nascite dell'ospedale Profili di Fabriano, ricorso che era stato presentato nel 2020 dal Comune di Fabriano, dopo la bocciatura del Tar. Da ormai cinque anni e mezzo, era febbraio del 2019 le future mamme devono spostarsi per il parto a Jesi o nell'ospedale di Branca in Umbria, il più vicino da raggiungere. Ma non solo per il parto anche per curare i loro bambini. Il malcontento della comunità fabrianese ha fatto nascere negli anni un comitato per ripristinare il servizio sul territorio. Tutto il reparto di Pediatria era stato declassato e ad oggi è attivo in modalità ambulatoriale, nonostante la presenza di 8 mila bambini nel comprensorio fabrianese. A lanciare l’indiscrezione stamattina il coordinamento cittadino Punto nascita e l’associazione Fabriano Progressista, venuti a conoscenza della “probabile e imminente riapertura del reparto Pediatria nel locale Ospedale E. Profili” spiegano dal coordinamento. I dettagli non ci sono ancora ma la riapertura del reparto dovrebbe essere imminente. “Ringraziamo a nome di tutta la città – spiegano per il coordinamento Katia Silvestrini e Vinicio Arteconi - il dottor Giovanni Stroppa, direttore generale Ast di Ancona che, come a suo tempo comunicatoci, ha profuso impegno e dedizione per riconsegnare alla Città un reparto indispensabile alla salute e alla dignità di quasi ottomila bambini e ragazzi in età pediatrica. Siamo certi nell’affermare che il nostro impegno, mai venuto meno, ha contribuito ad aiutare non solo i bambini ma anche le loro famiglie, costrette da anni a spostamenti tra l’ospedale di Branca e quello di Jesi”.