SARA FERRERI
Cronaca

Fabriano, picchiata a letto per una catenina d'oro: la polizia scova il rapinatore

L'anziana donna ha raggiunto in lacrime il commissariato: poche ore prima si era fidata del malfattore che le aveva chiesto un bicchiere d'acqua e di poter usare il bagno. Poi in piena notte è tornato forzando una finestra e aggredendola nel sonno. E' stato denunciato e ha lasciato la ittà

In azione la polizia

In azione la polizia

Fabriano (Ancona), 20 settembre 2024 – Picchiata per una collana d’oro in casa, i poliziotti del commissariato di Fabriano rintracciano e denunciano il presunto rapinatore. E’ avvenuto a fine luglio quando, nel pomeriggio si è presentata in commissariato una donna ultraottantenne che, tra singhiozzi e frasi talvolta disarticolate, raccontava di essere stata aggredita in piena notte in casa e picchiata per la catenina d’oro che indossava al collo. I poliziotti hanno ascoltato le parole della donna e notato un forte arrossamento sulla parte inferiore del suo volto. Richiesto l’intervento del 118, i sanitari hanno tempestivamente raggiunto il commissariato e provveduto a trasportare l’anziana al pronto soccorso cittadino. Qui è stata medicata per un forte trauma contusivo al volto e dimessa con 25 giorni di prognosi, salvo complicazioni. Anche alla luce della diagnosi formulata, la versione dell’anziana è stata approfondita in occasione del suo ritorno in commissariato: messa a proprio agio e rassicurata dalla presenza e dall’atteggiamento protettivo dei poliziotti, l’anziana donna ha iniziato a raccontare quanto le era accaduto. In particolare denunciava che, il pomeriggio precedente, mentre passeggiava attorno casa in pieno centro storico di Fabriano, le si era avvicinato un uomo intorno alla trentina il quale, con modi affabili, ha iniziato a parlarle. Asserendo essere in stato di bisogno dovuto alla perdita di lavoro l’uomo ha chiesto all’anziana, nel frattempo arrivata al portone di casa, di poter avere un bicchiere d’acqua. La donna lo faceva entrare in casa e lo faceva accomodare in cucina: bevuta l’acqua, l’uomo chiedeva di andare in bagno e anche in questo caso l’anziana ha acconsentito alla richiesta. Dopo aver scambiato qualche altra chiacchiera, l’uomo se n’è andato. In casa restava la donna: sola in quanto l’unico parente che ha è un figlio che lavora fuori Italia. Dopo avere cenato e guardato un po’ di tv, l’anziana si è messa a letto. In piena notte però è stata svegliata di soprassalto: in camera c’era qualcuno. La donna ha provato ad alzarsi ma una mano le premeva violentemente il volto premendole il capo sul cuscino. L’altra mano dell’ignoto assalitore le ha strappato la catenina d’oro che portava al collo. La donna ha provato a divincolarsi ma un violento pugno al volto l’ha tramortita. Quindi, dopo avere guadagnato velocemente la zona giorno, il rapinatore si è dileguato. Le urla di dolore e di allarme dell’anziana sono state udite dai vicini che, conoscendola e sapendo che aveva un fratello a Fabriano, lo hanno chiamato. Lui è arrivato poco dopo. Prestate le prime cure, l’uomo ha constatato che l’assalitore era entrato in casa dopo avere forzato una finestra dell’appartamento che si affaccia sul piano stradale. In commissariato la donna, ferita al volto, ha raccontato del valore affettivo della catenina (le era rimasto solo il crocifisso, caduto tra le coperte dopo lo strappo) che avrebbe voluto lasciare al figlio dopo la sua morte. Le indagini degli agenti, immediatamente attivate anche grazie alle testimonianze di alcuni vicini di casa della rapinata hanno consentito di tracciare l’identikit del rapinatore. L’attività di verifica nei ‘Compro—oro’ ha poi permesso di conoscere che il pomeriggio successivo alla rapina, un uomo aveva consegnato in uno di questi negozi una catenina d’oro corrispondente alla descrizione di quella asportata all’anziana. Dalla vendita aveva ricavato 500 euro. Grazie alla conoscenza del territorio da parte degli agenti il rapinatore è stato individuato: si tratta di un 31enne cittadino extracomunitario, in regola con il permesso di soggiorno, da due anni nella città della carta e con pregressi giudiziari. Non si è opposto agli accertamenti. E’ stato denunciato per rapina aggravata e, autonomamente ha lasciato la città della carta.