Fabriano (Ancona), 30 novembre 2022 – Pellet amaro per tre fabrianesi truffati complessivamente di 1.500 euro. Ma i poliziotti sono arrivati agli autori delle tre truffe, tutti campani e li hanno denunciati. Tutto è iniziato nelle scorse settimane quando si sono presenta-ti all’ufficio denunce del commissariato di Fabriano, a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro, tre residenti del posto, rispettivamente di 29, 37 e 59 anni lamentan-do di essere stati truffati dopo aver dato credito ad alcuni annunci pubblicitari diffusi tramite la piatta-forma social “Facebook”. I malcapitati si sono visti sottrarre complessivamente oltre 1.500 euro.
Le tre vittime, tutte proprietarie di abitazioni dotate di sistemi di riscaldamento a pellet erano state o at-tratte da proposte di vendita di bancali di pellet a prezzo scontato. Dopo essersi sincerate della buona qua-lità del prodotto (abete rosso e bianco di origine au-striaca) consultando la scheda illustrative contenuta nell’annuncio e convintisi della bontà dell’offerta an-che grazie alle numerose recensioni positive di prece-denti acquirenti -poi risultate false-, hanno deciso di aderire all’offerta.
Per ogni annuncio era indicato un recapito telefonico da contattare per ottenere tutte le informazioni sulle mo-dalità di pagamento e di consegna della merce. In tutti e tre i casi gli operatori di polizia hanno potuto ri-scontrare lo stesso modus operandi: dopo il primo con-tatto telefonico, l’acquirente veniva contattato, per il pagamento, tramite WhatsApp dove veniva fornito un codi-ce iban e si richiedeva, per procedere alla spedizione, la trasmissione di una copia del bonifico a dimostra-zione dell’avvenuto pagamento. Il primo denunciante, a scadenza del termine di consegna, non ricevendo la merce richiesta e pagata, ha cercato di contattare il fornito-re telefonando allo stesso numero che in precedenza lui gli aveva fornito. Dopo vari tentativi, non avendo rice-vuto risposta, si è ricollegato alla pagina Facebook per risalire, tramite l’annuncio pubblicitario, ad altri re-capiti. Solo in questo momento la vittima si è accorta che altre persone, come lei, non avevano ricevuto alcuna merce e segnalavano la truffa postando “amari” commenti sulla pagina social.
Stessa sorte per gli altri denuncianti i quali, dopo aver provato a chiedere spiegazioni telefonicamente sen-za ottenere risposta, hanno notato come le pagine on-line fossero state addirittura eliminate. I poliziotti del commissariato di Fabriano, seguendo il flusso delle transazioni economiche, sono riusciti a risalire agli autori delle truffe che materialmente hanno incassato e fatto scomparire i soldi dei fabrianesi. Tre i cittadini denunciati per truffa, residenti rispettivamente in pro-vincia di Napoli e Caserta, di età compresa tra i 29 e i 49 anni. Restano al momento sconosciuti i complici inte-statari delle utenze telefoniche in quanto cittadini stranieri di origine asiatica non censiti.
La polizia invita tutti i cittadini a prestare massima attenzione a tutte quelle situazioni sintomati-che di truffa e ad accertarsi sempre che gli annunci di vendita on-line siano riconducibili a persone o aziende a ciò abilitate o affidabili. In caso di dubbio la cittadinanza è invitata a chiedere infor-mazioni al commissariato.