SARA FERRERI
Cronaca

Fabriano, esuberi cartiere, il sindaco Ghergo insiste: "Si rimandi la chiusura di Giano"

Il primo cittadino in pressing ieri a Roma assieme al governatore Francesco Acquaroli e al vesovo Massara.Il gruppo Fedrigoni: "Sì al tavolo tecnico ma non faremo un passo indietro sui licenziamenti, offrendo 180 nuove opportunità"

Il sindaco Ghergo, in ministero ieri assieme a sindacati,maestranze, vescovo e Regione

Il sindaco Ghergo, in ministero ieri assieme a sindacati,maestranze, vescovo e Regione

Fabriano (Ancona), 5 novembre – Si è concluso nel tardo pomeriggio di ieri il tavolo ministeriale convocato al Ministero dell’Impresa e del Made in Italy sulla annunciata chiusura di Giano srl con il licenziamento collettivo di 195 lavoratori. Al tavolo, presenziato personalmente dal Ministro Urso, hanno preso la parola tutte le sigle sindacali, la Fedrigoni Group con l’amministratore delegato Marco Nespolo, seguiti dal sindaco di Fabriano Daniela Ghergo, dal presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e dal Vescovo Francesco Massara. Presenti anche la senatrice Susanna Camusso e l’Assessore regionale Stefano Aguzzi. “Ho ribadito al Ministro - dichiara il sindaco - l’irricevibilità della proposta di Fedrigoni di ricollocare parte dei lavoratori soprattutto in sedi del nord Italia, chiudendo la produzione del settore ufficio a Fabriano. Il nostro territorio non può perdere nessuno dei 195 posti di lavoro, che con l’indotto arrivano a 300, perché significherebbe perdere per sempre la professionalità di maestranze estremamente qualificate. E perché la chiusura di Giano è chiaramente il primo passo verso la chiusura dell’intero comparto Marche, che il Gruppo Fedrigoni aveva già messo in vendita due anni fa con l’operazione Michelangelo. Fabriano significa carta dal 1264, questo binomio rappresenta la nostra identità, è impensabile che possiamo perdere produzioni legate alla carta a beneficio di altre realtà. Sorprende che un gruppo solido come Fedrigoni, di proprietà dei fondi Bain Capital e BC Partners, non assuma alcuna responsabilità sociale nei confronti di un territorio che molto ha dato a quella società in termini di crescita e di immagine. Ho espresso la necessità, condivisa unanimemente, che Fedrigoni posticipi la decisione di chiudere la società Giano per consentire di valutare soluzioni alternative, eventuali proposte di acquisto o l’intervento del Poligrafico. Il Ministro Urso, che ringrazio, ha fatto propria la proposta ma da parte dei vertici aziendali il rifiuto del posticipo della chiusura è stata netta. Verrà comunque avviato giovedì 7 un tavolo tecnico tra Ministero e società dal quale auspichiamo arrivino proposte concrete. Per questo riconvocherò la prossima settimana il tavolo comunale sul lavoro. Aver condiviso il viaggio in pullman con i lavoratori non ha voluto solo rappresentare la mia vicinanza a tutti loro, che stanno attraversando un momento difficile e incerto. Ma è stata un’occasione preziosa – conclude il primo cittadino - per farmi carico delle loro difficoltà e garantire loro che non saranno lasciati soli dalle istituzioni. La voce di un intero territorio unito, dal Comune alla Regione, dai sindacati alla diocesi, risuonerà forte affinché ogni possibile strada sia percorsa per evitare quella che per il nostro territorio sarebbe una catastrofe sociale ed economica”. Marco Nespolo, Ad Fedrigoni, ha commentato così l’incontro appena concluso: “Ringrazio il Ministro Urso e tutte le parti sociali intervenute. Confermiamo la nostra disponibilità ad aprire un tavolo tecnico con il Ministero per valutare possibili scenari volti a mitigare l’impatto sociale sulle persone coinvolte dalla decisione di chiudere Giano, fermo restando che Fedrigoni cesserà ogni attività commerciale e produttiva legata al business delle carte da ufficio con la fine del 2024. Il piano sociale che abbiamo messo a punto già minimizza in modo significativo l’impatto occupazionale: oltre 180 opportunità concrete individuate, di cui due terzi nelle Marche, per offrire spazi di ricollocamento alle 195 persone di Giano. Solo nelle Marche sono 105 posti di lavoro disponibili e oltre una ventina di possibili prepensionamenti con trattamento economico dedicato, cui si aggiungono 55 posizioni aperte nei nostri stabilimenti del Nord, in Trentino, Friuli e a Verona (accompagnate, per chi fosse interessato, da facilitazioni e benefit). E stiamo continuando a cercare ulteriori soluzioni. Come abbiamo già illustrato, per mantenere il più possibile i livelli occupazionali sul territorio, potenzieremo il business delle carte di sicurezza creando 48 nuovi posti di lavoro nello stabilimento di Fabriano e investiremo sulle carte colorate per il disegno artistico, prodotte a Pioraco e lavorate a Rocchetta, il cui centro di taglio resterà in attività con 10 persone. Sempre nelle Marche, abbiamo individuato altre 31 posizioni legate alla gestione dei servizi generali (spedizioni, manutenzione, gestione della centrale termoelettrica…) e 16 posizioni che sono attualmente vacanti.”