Ex Tubimar distrutto, iniziano le demolizioni: c’è la nautica di lusso

Nuovi capannoni per i cantieri dei grandi yacht

Ex Tubimar distrutto, iniziano le demolizioni: c’è la nautica di lusso

L’ex Tubimar devastato dal rogo del 15 settembre del 2020: verranno costruiti nuovi c. apannoni per i brand della nautica di lusso

Capannoni per i brand della nautica di lusso al posto degli scheletri dell’ex Tubimar. Pronte le ordinanze per l’abbattimento delle lamiere accartocciate dal rogo del 15 settembre del 2020, ma anche i progetti per il rilancio dell’area che verrà dedicata ai cantieri delle nautica da diporto, fiore all’occhiello dell’economia marchigiana. Non si tratta soltanto di un’idea futuribile, ma di quanto dovrebbe accadere a partire dal prossimo anno. I grandi cantieri presenti, dal Cnr a Palumbo (il Cantiere delle Marche ha preso area Cagnoni), hanno fame di spazi per allargare le rispettive produzioni e quindi, considerata la vicinanza dell’ex Tubimar a via Mattei (la strada dei cantieri un tempo denominati, a torto, ‘minori’), il progetto è in una fase avanzata di realizzazione.

Il 50% dell’area ora occupata dai resti di quell’incendio devastante sarà destinata ai cantieri attraverso affidamento di concessioni seguendo un percorso assolutamente in linea di trasparenza. La scelta dell’Authority, condivisa in sede di Comitato di gestione dello scalo, è quella di non erigere un nuovo capannone collegato alla parte sana dell’ex Tubimar. I plessi che non hanno subìto danni irreparabili torneranno a svolgere un ruolo importante, depositi e centro di stoccaggio di merce e così via, ma le aree demolite non verranno ricostruite con quella funzione. Prima, tuttavia, c’è da assolvere la missione di cancellare quel buco nero legato alle fiamme di ormai quattro anni fa. Alcune parti minori sono state già abbattute, ma come anticipato in precedenza, l’ordinanza per la demolizione definitiva dei capannoni ridotti in cenere è già stata presentata. Mancano da risolvere alcuni contenziosi assicurativi minori e poi le ruspe passeranno all’azione per togliere tutta la parte distrutta. Resterà un’area ampia affidata alla cantieristica che realizza gli yacht più belli del mondo.

A proposito di yacht, in particolare quelli di maggiori dimensioni, l’Autorità portuale, sempre di concerto con l’organo di controllo del Comitato di gestione e con gli operatori portuali, starebbe pensando a ricavare un’area per l’ormeggio nella zona del Porto Antico. Un progetto che era stato accarezzato già in passato, allestire un’area per gli ormeggi alla banchina 1, quella per intenderci dove c’è la Fontana dei 2 Soli del maestro Cucchi. Da tempo in quella banchina approdano imbarcazioni da lavoro, militari oltre a una barca a vela sotto sequestro da quasi due anni. L’idea nuova vedrebbe l’utilizzo della banchina 7, utilizzata fino a una dozzina di anni fa da Fincantieri per l’allestimento delle navi da crociera, prima che fosse realizzata la banchina interna allo stabilimento. Da allora quella banchina è poco sfruttata, ma ad oggi sarebbe comunque all’interno di una facility per gli imbarchi alle banchine 8 e a seguire. La discussione e il confronto su quel tema vanno avanti.

p.cu.