È accaduto quasi "Tutto in una notte", come il titolo dell’evento privato su prenotazione in programma sabato a Villa Gentiloni del sarto Luca Paolorossi in occasione dell’inaugurazione del giardino teatro. Aperitivo al tramonto, musica e cena concerto che qualcuno, come è accaduto anche altre volte, ha voluto ostacolare. Indirizzando una lettera di protesta alla Procura, alla Questura e ai Vigili del fuoco, un anonimo che si firma "imprenditore arrabbiato", ha scritto: "Sarà un evento pubblico a pagamento senza alcuna autorizzazione né certificazione di valutazione dei rischi. Spero vogliate prendere iniziativa per verificare se tutte le norme relative alla sicurezza pubblica siano state osservate in relazione all’evento. Poi non facciamo lacrime da coccodrillo se accadono eventi come quello alla Lanterna azzurra di Corinaldo. Quella location è usata per eventi non a pagamento come ricevimenti di matrimonio ma non per eventi pubblici a pagamento. Ci sono le discoteche per organizzare eventi così strutturati, non ville senza alcuna autorizzazione sanitaria, di sicurezza e urbanistica".
Paolorossi ha spiegato. "Procederemo con un esposto contro il comandante dei vigili di Filottrano e l’ingegnere del Comune che hanno messo in dubbio la veridicità dell’evento tirando in ballo la Questura. Nonostante quello che continuavano a insistere, l’evento non era pubblico ma privato con finalità di compleanno, solo che non volevo che si fosse saputo perché mi sarei trovato pieno di regali. Di lettere anonime al Comune ne arrivano sistematicamente, come ovunque, ma guarda caso quando si tratta di Paolorossi quelle lettere vengono protocollate dal municipio con il via a controlli serrati. C’è una sorta di persecuzione nei miei confronti. Sono costretto a prendere provvedimenti perché tra venerdì scorso e sabato subire attacchi di questo tipo per festeggiare un compleanno in una dimora privata mi sembra troppo".
I controlli appunto sono arrivati: "La Questura è stata costretta a muovere due ispettori, tre ore di sabato mattina e due ore per i controlli della sera dove hanno preso visione che era tutto in regola. Non hanno riscontrato alcun illecito, si sono scusati con noi. Per quanto riguarda la lettera, tirare in ballo la Lanterna azzurra è stata una bassezza unica, anche perché quello era il capannone adibito a discoteca con migliaia di persone, noi solo 180 invitati".
Silvia Santini