Esuberi alle cartiere, fumata bianca ieri nella capitale. I 195 lavoratori (scesi a 173 per via dell’uscita dei somministrati e interinali) che oggi producono carta da ufficio non saranno licenziati la prossima settimana (18 dicembre), come invece era stato preannunciato.
Ieri, dopo un confronto al Mimit presieduto dal ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, e dal sottosegretario con delega alle crisi di impresa, Fausta Bergamotto, con i rappresentanti di Regione, Comune, azienda e sindacati, è stato firmato l’accordo. Un anno di cassa straordinaria, a fronte del ritiro della procedura di licenziamento collettivo partita a ottobre.
"Un importante e significativo risultato quello che abbiamo raggiunto oggi – commenta il ministro Urso –. Le parti hanno accolto la mia richiesta di ritiro della procedura di licenziamento e di condivisione di un percorso comune sulle opportunità produttive e occupazionali del gruppo".
"Il traguardo raggiunto – spiega l’ad di Fedrigoni, Marco Nespolo – non è un punto di arrivo, bensì un punto di partenza: la tutela delle nostre persone rimane per noi una priorità assoluta e l’obiettivo dei prossimi dodici mesi sarà quello di trovare ricollocazioni per il numero più alto possibile di persone impattate dalla chiusura di Giano, che entro la fine dell’anno cesserà di produrre e commercializzare la carta da fotocopie".
"L’anno che abbiamo davanti ci darà il tempo di identificare nuove opportunità occupazionali anche grazie al potenziamento di segmenti del business Fabriano, come le carte speciali per il disegno artistico, le carte di sicurezza e i prodotti per la scuola e la cartoleria realizzati nelle Marche e su cui intendiamo investire – conclude Nespolo –. Abbiamo un piano di investimenti per i prossimi quattro anni (2025-2028) di oltre 300 milioni a livello globale, di cui una parte destinata ai nostri cinque stabilimenti delle Marche (tra Anconetano e Maceratese, ndr)".
Lunedì prossimo, in Regione, sarà ratificato l’accordo per la formazione dei lavoratori volta a integrare la cassa integrazione e potenziare le competenze per il lavoro di domani. "Da parte nostra, comunque, c’è soddisfazione – evidenzia Valerio Monti (Uilcom Marche) – quantomeno nello step uno, mentre lo step due sarà di avere piano industriale con degli obiettivi che siano raggiungibili. Un progetto anche di investimenti nell’area Marche soprattutto su quelle produzioni che l’azienda ha intenzione di fare spostandosi sull’artistico, le carte pregiate e di sicurezza".
Oggi a Fabriano e Rocchetta le assemblee con i lavoratori per illustrare l’accordo. La Cigs sarà integrata da Fedrigoni con ristori. Previsti anche degli incentivi al prepensionamento o all’esodo entro il 2025. Il piano finora prevede 180 ricollocamenti, di cui due terzi nelle Marche (105 posti di lavoro), e una ventina di possibili prepensionamenti.