Esuberi alle cartiere: c’è il vertice al ministero

Il 4 novembre a Roma gli aggiornamenti con Fedrigoni, oggi nuove assemblee. Alla Electrolux è partita la solidarietà per 105 lavoratori

Esuberi alle cartiere: c’è il vertice al ministero

Il sindaco Ghergo durante il consiglio comunale aperto sulle cartiere

Esuberi alle cartiere c’è la data in ministero, mentre alla Electrolux di Cerreto d’Esi già da lunedì partiranno i contratti di solidarietà per 106 dipendenti per un anno. Il ministero delle Imprese e del Made in Italy, su indicazione del ministro Adolfo Urso, ha convocato un incontro di aggiornamento su Giano Srl, riguardo la chiusura annunciata (entro il 31 dicembre) della società che fa parte del gruppo Fedrigoni, con 195 licenziamenti già avviati. L’incontro è stato fissato per il 4 novembre, alle 17 come spiegano dal ministero. Era stato il presidente della Regione Francesco Acquaroli a chiedere al ministro Adolfo Urso di convocare un tavolo a Roma, mentre l’assessore regionale al Lavoro Stefano Aguzzi, un paio di settimane fa aveva incontrato un due momenti diversi i sindacati e l’azienda.

L’assessore, peraltro, una decina di giorni fa in una nota aveva spiegato che Fedrigoni ha "manifestato l’intenzione di rimanere operativa nel fabrianese, consolidando le proprie attività orientate alla produzione di carta da disegno per uso scolastico e artistico, con la possibilità di riassorbire parte dei dipendenti a rischio esubero".

Ma la chiusura dello stabilimento di Rocchetta e del comparto F3 di Fabriano – dunque della produzione di carta da ufficio appare ormai decisa, salvo dovessero spuntare acquirenti. Oggi dopo le assemblee a Pioraco e Castelraimondo le maestranze e i sindacati che speravano di avere in tempi più rapidi l’incontro al ministero, potranno decidere nuove mobilitazioni o forme di protesta.

Giovedì a Fabriano i vertici del gruppo Fedrigoni incontreranno i sindacati per illustrare come ridurre gli esuberi magari reimpiegando una parte di dipendenti negli altri stabilimenti marchigiani e fuori regione.

Sul fronte Electrolux ieri invece a Mestre la multinazionale svedese ha comunicato ai sindacati di categoria l’apertura della solidarietà. Si lavorerà a 6 ore giornaliere per 12 mesi a partire da lunedì. Quello di Cerreto sarà il primo stabilimento italiano a partire con questo strumento visto che qui scade oggi la cassa integrazione ordinaria. Un taglio del 25% delle ore lavorative che inevitabilmente si tradurrà in una contrazione degli stipendi nonostante l’integrazione Statale. A preoccupare è la forte contrazione del mercato: "La contrazione dei volumi produttivi continua - evidenzia Pierpaolo Pullini, componente della segreteria provinciale della Fiom - e non ci è stata prospettata purtroppo alcuna ripresa della produzione per il prossimo anno. L’aspetto positivo è che con il contratto di solidarietà non ci saranno dipendenti che dovranno restare a casa a zero ore. Tutti lavoreranno meno secondo un’equa suddivisione del calo di lavoro".

Sara Ferreri