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Esalazioni, paura e proteste Api: "Nessun incidente"
Altra nottata di esalazioni industriali moleste tra martedì e mercoledì, avvertite in varie parti della città, e proseguite ieri mattina. "Ammorbanti e di tipo idrocarburi", hanno denunciato molti falconaresi, cui si sono integrati tutti i consiglieri di opposizione, Marco Baldassini (Riformisti), Annavittoria Banzi, Laura Luciani, Francesco Mancinelli e Loredana Pettinelli (Pd), Lara Polita (Cic). Dal Comune la pretesa di chiarimenti alla raffineria Api, secondo la quale si è trattato di "un’anomalia, non derivante da incidente, nel funzionamento di un’apparecchiatura del circuito delle acque di raffreddamento". Una situazione "insostenibile" per le persone, specie per i residenti di Fiumesino, tra i quali un bambino che avrebbe accusato bruciori alla gola, nausea e vomito. Proprio gli abitanti hanno tempestato di chiamate Comune e carabinieri del Noe, questi ultimi avvertiti da Polita, mentre Baldassini ha suggerito ad un residente di rivolgersi alla segreteria del sindaco. A metà mattinata il Municipio ha riferito di aver contattato l’Api chiedendo esplicite informazioni sulle esalazioni (per l’azienda, si è detto, dettate da un’anomalia). La stessa raffineria ha fatto sapere di aver avviato poi le attività di ripristino e che "l’effetto odorigeno" si sarebbe esaurito in poche ore.
Nel frattempo in zona Api erano stati inviati i tecnici dell’Arpam, prima ancora gli agenti della Polizia locale. Sull’intervento degli agenti, l’opposizione ha posto interrogativi a sindaco Stefania Signorini e assessore Raimondo Baia: "Come mai non hanno ordinato alla Polizia locale di entrare in raffineria e accertare la situazione? Banzi, intervenuta sul posto a supporto dei cittadini, ha chiesto telefonicamente l’intervento di una pattuglia, ma dagli uffici le hanno risposto che il comandante, dopo aver aver sentito l’Api, non aveva ritenuto opportuno intervenire".
E ancora: "Come mai nessun rappresentante dell’amministrazione si è recato a Fiumesino per accertarsi della situazione?". Per la minoranza "i cittadini sono insopportabilmente costretti ad essere parte dei cicli produttivi delle industrie insalubri di cui il territorio è intriso", mentre "l’amministrazione deve fare la parte che non ha fatto in questi anni, attivandosi e non limitandosi a scrivere poi la solita "letterina" agli Enti sovracomunali, come confermato dall’assessore Valentina Barchiesi".