Un Elves partito da Ancona e arrivato in Veneto: la foto mozzafiato di Valter Binotto fa il giro del mondo. Binotto, che abita a Possagno (in provincia di Treviso), ha fotografato un anello rosso nel blu di un cielo scuro. Non si tratta di extraterrestri, né di navicelle spaziali sull’atmosfera italiana.
Anche se il fenomeno di cui parla il veneto Binotto venne per la prima volta catturato proprio da una navicella, lo Space Shuttle Sts-41, molti anni fa. "Fotografo questi eventi da quando li ho scoperti – dice lui – La mia ripresa di un TLE (Transient Luminous Events, o evento luminoso transitorio, ndr), in particolare di uno sprites, risale al 2017. Questo scatto, invece, l’ho realizzato lo scorso 27 marzo, alle 21.43, dalla mia casa di Possagno. Il fulmine che lo ha scatenato era a Polverigi, in provincia di Ancona, a 285 chilometri di distanza, in linea d’aria".
Fine marzo era il periodo in cui nelle Marche si registrava il primo colpo d’inverno nella primavera appena sbocciata. "Il fulmine è stato così forte da generare un intenso impulso elettromagnetico – prosegue Binotto, che si lascia andare a termini tecnici – L’anello rosso segna il punto in cui l’impulso ha colpito la ionosfera terrestre. I normali fulmini trasportano da 10 a 30 chiloampere di corrente. Questo fulmine era circa 10 volte più forte del normale, con 410 kampere".
Ma che cos’è un Elves?
È l’acronimo di ‘Emission of light and very low frequency perturbations due to electromagnetic pulse sources’. Che tradotto significa: ‘Emissioni di luce e di perturbazione a lenta frequenza dovute a sorgenti di impulsi elettromagnetici’. In italiano, si chiama Elfo. "È una rara specie di sprite (spettro rosso, ndr) scoperta nel 1990, dalle telecamere a bordo dello space shuttle, che e si forma sopra a dei temporali con fulmini molto potenti. Il fenomeno dura un attimo, o meglio meno di un attimo. L’istante del click sulla fotocamera è il momento in cui l’anello sparisce: la durata del ‘lampo’ è di circa un millisecondo e io ho misurato il diametro della ‘ciambella’. Sono circa 360 chilometri, con un’altezza dal suolo di circa 90 o 100 chilometri".
Gli esperti parlano di fenomeni rari temporaleschi. Binotto ci riprova dalla sua prima volta, nel 2017: "Da allora, ogni qualvolta si presentino le buone condizioni, ovvero quando – precisa – un forte temporale si sviluppa alla giusta distanza ed il cielo sopra di me è sgombero da nuvole. La distanza deve essere tra i 100 ed i 600 chilometri. Fino ad ora, ne ho fotografati sopra i cieli di Italia, Francia, Croazia, Austria e Ungheria. Dopo almeno un centinaio di Sprites, questo è il mio primo Elfo – conclude il soddisfatto Binotto – e da quanto si dice nel mondo degli esperti, è la miglior foto di sempre fatta a questo fenomeno".