SARA FERRERI
Cronaca

Elica, si fa avanti un gruppo del territorio

Verso un progetto industriale in ambito metalmeccanico. Ariston Thermo vorrebbe assumere tra 60 e 70 lavoratori in esubero

di Sara Ferreri

Vertenza Elica, prende corpo l’ipotesi di un progetto industriale in ambito metalmeccanico avanzato da un gruppo del territorio. Si tratterebbe di Ariston Thermo group, che sarebbe pronto ad impegnarsi ad assumere tra i 60 e 70 lavoratori Elica ‘in esubero’ secondo il piano approvato al Ministero dello sviluppo economico prima di Natale, dopo mesi di mobilitazione e lotta da parte degli operai. Secondo quanto trapela, verrebbe ceduto lo stabilimento di Cerreto d’Esi da dove le produzioni verrebbero trasferite a Mergo. Lunedì si è tenuto il primo incontro dopo quella firma in Confindustria, fra il management della multinazionale di Fabriano, leader mondiale nel settore delle cappe aspiranti, e i sindacati di categoria. "Iniziano – annunciano i sindacati Fim Fiom e Uilm – le operazioni di implementazione del piano con il programma di reshoring dalla Polonia a Mergo. Per il sito produttivo di Cerreto D’Esi, invece, prende corpo l’ipotesi di un progetto industriale in ambito metalmeccanico" avanzato da un gruppo del territorio e i rumors dicono si tratti proprio di Ariston Thermo Group che ha la sede principale a Fabriano ed è la più grande azienda delle Marche per fatturato (90 milioni di euro di utile nel 2020). "Le Marche – hanno spiegato recentemente da Ariston Thermo – restano il cuore della nostra produzione e sviluppo, prova ne sia che da 2018 al 2021 sono stati investiti 200 milioni di euro sul territorio per rendere ancora più forti gli stabilimenti locali". "Nelle prossime settimane – spiegano ancora i sindacati che non fanno nomi sull’acquirente dello stabilimento di Cerreto D’Esi – (probabilmente già da febbraio, ndr) alcune produzioni lasceranno lo stabilimento di Mergo per fare spazio alle produzioni oggetto di reshoring dalla Polonia, nella definizione di un nuovo layout della fabbrica e in un’ottica di ammodernamento ed efficientamento dell’impianto che diventerà il polo di produzione alta gamma di Elica. Nell’ultimo trimestre del 2022 è prevista l’integrazione tra i due siti con lo spostamento a Mergo delle produzioni e delle altre lavorazioni, di cui inizialmente era prevista la delocalizzazione. Dal mese di marzo sarà attivato il contratto di solidarietà che servirà ad accompagnare lo sviluppo del piano e dello stabilimento attraverso un piano di investimenti di oltre 7 milioni di euro che è stato illustrato – concludono i sindacati – e che sarà comunque oggetto di confronto nei tavoli di monitoraggio continui che saranno calendarizzati nelle prossime settimane (il primo entro la fine di gennaio), necessari alla gestione di un progetto condiviso che, dopo una grande lotta dei lavoratori, vuole riportare al centro il lavoro nel territorio".