REDAZIONE ANCONA

"Elettrodomestico, a rischio posti di lavoro"

Il consigliere dem in Regione Mastrovincenzo: "Servono sostegni dal territorio e il presidente Acquaroli solleciti il Governo"

"Elettrodomestico, a rischio posti di lavoro"

Cassa integrazione e lo spettro di una nuova emorragia di posti di lavoro nel fabrianese, La questione finisce sul tavolo della Regione. Ad accendere i riflettori sulla delicata situazione produttiva ed occupazionale è Antonio Mastrovincenzo (Pd), vicepresidente della commissione consiliare Sviluppo Economico e Lavoro: "La giunta Acquaroli - incalza - metta in campo interventi adeguati per fronteggiare le gravi criticità del settore dell’elettrodomestico del fabrianese e solleciti il Governo ad attivare al più presto specifiche misure di politica industriale e di sostegno per il distretto del bianco in cui operano 60 aziende che danno lavoro a oltre 4mila persone: è quanto chiedo nell’interrogazione che ho presentato, sottoscritta da tutto il Gruppo consiliare Pd. Molte imprese del settore dell’elettrodomestico stanno affrontando notevoli difficoltà, con il rischio di serie ripercussioni sull’occupazione e sull’economia locale: il settore infatti è tra quelli con le maggiori oscillazioni congiunturali e adesso sta subendo una contrazione della domanda causata da tassi di interesse crescenti, incremento dei costi delle materie prime, aumento dell’inflazione e dell’instabilità del mercato".

Anche i sindacati hanno fatto sentire il loro grido di allarme evidenziando come le grandi aziende locali stiano affrontando una riduzione significativa degli ordini con cali dal 20% al 40% rispetto allo scorso anno e come la cassa integrazione ordinaria sia diventata una realtà preoccupante. I sindacati hanno sottolineato inoltre come il mese di agosto per le fabbriche del fabrianese, da un punto di vista produttivo, sia stato nettamente inferiore rispetto agli ultimi periodi, senza che si vedano segnali di ripresa.

"In diverse importanti aziende del territorio – sottolinea Mastrovincenzo - ci sono state chiusure collettive prolungate, ferie continuative e fermi produttivi anche della durata di un mese. Inoltre sempre più spesso non sono rinnovati i contratti a termine e di somministrazione. In questi mesi c’è poi forte preoccupazione e incertezza rispetto al loro futuro tra i mille lavoratori della Whirlpool e i 200 della Electrolux del sito di Cerreto d’Esi. Anche le imprese più piccole dell’indotto risentono fortemente di questa situazione e, in alcuni casi, rischiano la loro stessa sopravvivenza. Il distretto fabrianese, nel corso degli anni, ha subito un progressivo depauperamento economico-produttivo con gravi impatti occupazionali: la comunità di quel territorio merita quindi un’attenzione particolare da parte delle istituzioni e attende risposte immediate e concrete per superare questa delicatissima fase".