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Electrolux, trovato l’accordo con i sindacati: "Impiegati, incentivi per le uscite volontarie"

Cinque esuberi nel sito di Cerreto d’Esi "Bonus da tremila fino a 72mila euro".

Electrolux, trovato l’accordo con i sindacati: "Impiegati, incentivi per le uscite volontarie"

Vertenza Electrolux, incentivi corposi per le uscite volontarie degli impiegati: le buonuscite arrivano fino a 72mila euro. È stato raggiunto dopo un incontro fiume l’accordo con la multinazionale Electrolux riguardo ai 153 esuberi dichiarati nel settore impiegatizio, cinque per lo stabilimento di Cerreto d’Esi. Per il sito produttivo cerretese ci sono anche 13 esuberi tra gli operai, uscite che però non fanno parte dell’accordo appena siglato. I sindacati, al termine della trattativa, hanno ottenuto che l’uscita degli impiegati avverrà sulla base del criterio della volontarietà, o meglio della "non opposizione al licenziamento", con importanti buonuscite. Si punta in particolare a fare uscire i colletti bianchi più vicini alla pensione. "In tal modo – evidenziano in una nota unitaria i rappresentanti di Fim-Fiom-Uilm – si scongiura il rischio di licenziamenti unilaterali, che si sarebbero verificati in caso di mancata intesa". Previsti incentivi pari a 3mila euro per chi ha già i requisiti per la pensione, 12mila euro per chi li raggiunge entro 12 mesi, 25mila per chi li raggiunge entro 24 mesi e 72mila per chi infine non può agganciare la pensione nell’arco di fruizione della disoccupazione (Naspi) a condizione che possa vantare un’anzianità aziendale superiore agli otto anni. Per chi ne farà richiesta, sottolineano ancora, è previsto anche un "percorso di outplacement che aiuti a trovare nuove opportunità lavorative". Electrolux ha appena confermato il piano di investimenti per l’Italia durante il tavolo al ministero per il made in Italy e garantisce un metodo di monitoraggio bimestrale con i delegati dei lavoratori oltre a impegnarsi a ricorrere alla riqualificazione professionale e al part time laddove possibili per ridurre gli esuberi. A Cerreto d’Esi gli investimenti sono pari a 3 milioni per il 2024, mentre i volumi sono calati da 130mila del 2021 a 97mila del 2023, con una previsione al rialzo però a 114mila entro l’anno. "È da confermare – aggiungono le sigle sindacali – la data di incontro nel mese di maggio per valutare il proseguo del contratto di solidarietà oggi presente negli stabilimenti di Porcia e Forlì, viste le previsioni di non crescita dei volumi di vendita dell’intero comparto dell’elettrodomestico, nonché per discutere un possibile accordo per le uscite volontarie fra il personale di produzione".