"Il sindaco Silvetti avrà una grana in più con l’attivazione della ‘Cittadella della giustizia’ in centro, ossia la viabilità e i parcheggi. Alla luce dell’importante firma sull’accordo che porterà enormi vantaggi a tutti, credo sia sempre meglio avere questo tipo di problemi piuttosto che non averli". Portare almeno quattro sedi giudiziarie dentro un unico sito, incastrato nel cuore del traffico urbano del capoluogo, potrebbe rappresentare un problema in futuro e questo Daniele Silvetti. Il commento del Sottosegretario Del Mastro, tuttavia, fa emergere un tema che dovrà essere affrontato dal prossimo sindaco. A spanne il palazzo ex Inps dovrebbe essere a disposizione della giustizia anconetana non prima della fine del 2028, quando a Palazzo del Popolo potrebbe esserci un altro inquilino. Nel frattempo la pianificazione spetta a lui e per l’amministrazione ci saranno dei vantaggi, visto che la sede della Corte d’Appello in via Cardeto è di proprietà comunale: "Un vero e proprio effetto domino che ci darà la possibilità di usufruire di uno spazio molto importante nel cuore della città _ ha detto il primo cittadino dorico _. Abbiamo dei servizi che sono in affitto presso privati, la possibilità di trasferirli in un edificio di nostra proprietà, ottimizzando i costi, porterà benefici concreti. Impossibile al momento dire cosa ci faremo lì dentro, serviranno anni per poter entrare in possesso del palazzo di via Cardeto". C’è poi il nodo traffico nell’area tra la galleria e piazza Cavour, con la ‘Cittadella giudiziaria’ che alcuni problemi li comporterà, specie se l’ex Savoia ospiterà ancora l’istituto Benincasa (trasferito nel plesso in centro da Monte Marino per consentire la demolizione e ricostruzione della seda naturale): "Credo che quando l’ex sede Inps inizierà a ospitare gli uffici giudiziari, la scuola sarà tornata nel plesso in zona questura" ha aggiunto Silvetti, sebbene non sia da escludere che il Benincasa possa restare sine die all’ex Savoia di via Vecchini. Oltre alla Corte d’Appello, in affitto gratuito dal Comune (come il Palazzo di Giustzia di corso Mazzini), da segnalare che i locali che ospitano la Procura generale di via Matteotti sono presi in affitto da privati, mentre il Tribunale di Sorveglianza paga il nolo all’Inail. Lo stesso ente che due anni fa ha trovato l’accordo col Comune per acquisire l’ex Ipsia di via Curtatone e lì trasferire le sedi regionale e provinciale, di fatto non ha ancora avviato i lavori.
Cronaca"Effetto domino che ci consegna un nuovo spazio"