REDAZIONE ANCONA

Ecco il badge di cantiere: "Preveniamo il rischio di infiltrazioni criminali"

Via al monitoraggio digitale dei lavori con verifiche all’entrata e all’uscita. Castelli: "Controlli stringenti, all’avanguardia per la sicurezza e la legalità". .

Da sinistra: il sottosegretario Emanuele Prisco, il ministro del lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone, e il commissario alla ricostruzione, Guido Castelli

Da sinistra: il sottosegretario Emanuele Prisco, il ministro del lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone, e il commissario alla ricostruzione, Guido Castelli

Legalità e sicurezza sono due pilastri della ricostruzione post-sisma. Sono indispensabili strumenti adeguati e controlli rigorosi, al fine di garantire che ogni risorsa sia utilizzata esclusivamente per il bene delle comunità colpite. Un obiettivo non semplice: i Comuni del cratere marchigiano sono 87, i cantieri nella ricostruzione privata attualmente in corso sono oltre cinquemila (per un importo finora liquidato di 4 miliardi di euro), mentre gli interventi per la ricostruzione pubblica sono oltre 1.856, per un importo programmato superiore a 2,23 miliardi di euro. Numeri che possono facilmente suscitare gli appetiti della criminalità organizzata. Proprio per prevenire il rischio di infiltrazioni e garantire che sia tutelata al massimo la salute dei lavoratori impegnati nella ricostruzione è stata creata un’articolata "macchina" che compie una costante e accurata opera di controllo e monitoraggio. Il perno di questa organizzazione ruota intorno alla Struttura commissariale sisma 2016 e la pietra angolare è rappresentata dalla Struttura di Missione, istituita presso il Ministero degli Interni, guidata dal prefetto Paolo Canaparo. La Struttura è preposta alla prevenzione delle infiltrazioni della criminalità organizzata negli interventi di ricostruzione post sisma nelle aree del Centro Italia, eseguendo tutte le verifiche preliminari alla stipula di contratti di qualunque valore e assicurando il coordinamento di tali azioni, in stretto raccordo con le prefetture delle Province interessate.

Il commissario al sisma 2016 Guido Castelli, spiega che "la lotta contro le mafie non deve conoscere sosta e stiamo facendo tutto il necessario, insieme al ministro Piantedosi e al ministro Calderone, per fare in modo che la criminalità resti lontana dai cantieri per la ricostruzione. La sinergia tra le istituzioni è fondamentale al fine di prevenire le infiltrazioni e per proseguire senza sosta nel nostro lavoro". Alla Struttura di Missione del Viminale è tra l’altro affidata la gestione dell’Anagrafe antimafia degli esecutori.

"La costante relazione con le prefetture – afferma ancora Castelli – è essenziale per il buon esito dell’attività di prevenzione, così come lo sono l’interlocuzione con Anac, per quanto attiene la ricostruzione pubblica, e i protocolli d’intesa stipulati a livello territoriale. L’ultima novità introdotta rappresenta una vera e propria rivoluzione per la sicurezza e la legalità. Si tratta del badge e settimanale di cantiere, uno strumento digitale che consente sia il monitoraggio dei cantieri della ricostruzione (con controlli all’entrata e all’uscita), sia la piena accessibilità dei dati a tutti gli organi di controllo e l’interoperabilità tra diverse piattaforme. Con il badge e settimanale di cantiere le maglie dei controlli diventano sempre più fitte e strette. Inoltre, per semplificare per le aziende l’adozione del badge elettronico, sono stati stanziati tre milioni di euro per garantire attività di formazione per le maestranze in materia di salute e sicurezza sul lavoro, uso delle nuove tecnologie e cantiere digitale, da realizzarsi anche per il tramite delle parti sociali e degli enti bilaterali paritetici territoriali specializzati in formazione, sicurezza e salute sul lavoro del settore dell’edilizia. La ricostruzione del Centro Italia colpito dal sisma del 2016 si mette in luce, anche in questo caso, come un laboratorio nazionale di buone pratiche".

Martino Pancari