PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Ecco il 112, numero unico per le emergenze "Così garantiamo i soccorsi in tempo reale"

Sono oltre 500mila le chiamate arrivate alla Centrale nei primi sette mesi dall’attivazione, il 50% sono improprie o errori "La geolocalizzazione ci permette di avere immediatamente tutti i dati disponibili da girare a forze dell’ordine o operatori sanitari"

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di Pierfrancesco Curzi

‘Pronto 112’. Ormai è entrato a regime il numero unico dell’emergenza gestito dal servizio della Regione istituito ad Ancona. Alla base c’è la Cur, la Centrale unica di risposta che in appena sette mesi dalla sua istituzione ha consentito di effettuare un filtro eccezionale favorendo interventi mirati, chirurgici e senza perdite di tempo. Ogni giorno il personale assunto e formato al lavoro nella sede di via Sanzio, a due passi dalla sede del governo regionale, risponde a una media di 4.200 chiamate, riuscendo a snellire le emergenze filtrando un buon 50% di chiamate improprie o frutto di errore. Il ‘112’ è il numero unico e la centrale-filtro intercetta tutte le chiamate per poi veicolarle alle centrali operative di riferimento: polizia e carabinieri se si tratta di un problema di ordine pubblico o di presunti reati, le centrali del 118 in presenza di emergenza sanitarie e il 115 per interpellare i vigili del fuoco. Di recente è attivo anche il servizio per le capitanerie di porto (1530) e si sta lavorando per includere nello spettro anche la guardia di finanza (117).

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Il personale di Ancona gestisce tutti i servizi e le chiamate per Marche e Umbria, con un bacino di 2,4 milioni di persone, interfacciandosi con la centrale ‘gemella’ in Toscana. Dall’attivazione del 10 dicembre 2020 sono arrivate oltre 500mila chiamate (526.498; 4.299 al giorno) al numero unico di emergenza europeo Nue, il ‘112’. Delle telefonate, grazie al filtro degli operatori, 183.124 erano improprie o fatte per errore; 15.444 per informazioni su temi legati al Covid, ‘solo’ 252.086 (2.071 al giorno) sono state girate alle centrali operative per gestire le vere emergenze di rispettiva competenza. Nel dettaglio le richieste di soccorso: 125.250 (sanitario), 118.066 (pubblico sicurezza), 26.128 (tecnico urgente) e 423 (in mare). Numeri molto importanti per la Cur forniti ieri durante il primo ‘Open day’ da Andrea Fazi, responsabile operativo centrale unica di risposta Nue 112, e da Maurizio Ferretti, dirigente del Sistema Integrato delle Emergenze della Regione. I 40 operatori del Nue, oltre all’opera di filtro, identificano l’utente, localizzano l’evento e smistano le richieste alle centrali di polizia, carabinieri, vigili del fuoco, guardia costiera. Il tutto facendo rispettare tempo prezioso, e garantendo a tutti una risposta in 5 secondi per la gestione delle chiamate.

"Sono tante le chiamate d’emergenza arrivate al Nue in questi mesi – hanno spiegato ieri Ferretti e Fazi – anche se quelle più sfidanti, per capire se siano vere richieste d’aiuto o un involontario gioco, sono quelle fatte da bimbi: sono tra le 10 e le 20 chiamate al giorno quelle inoltrate al Nue per gioco anche via tablet che possono fungere da telefoni anche se sprovvisti di sim, anche da bimbi molto piccoli a volte lasciati in casa da soli con a disposizione tablet". Durante l’Open Day i responsabili del servizio hanno mostrato il parallelo tra un servizio drammatico del passato, la telefonata di un bambino con a fianco la mamma aggredita in casa e poi deceduta, e quella con il nuovo regime di una pensionata colta da malore: "Prima si correva il rischio di non poter soccorrere le persone per mancanza di dati e localizzazione – hanno aggiunto Ferretti e Fazi – adesso in tempo reale si può conoscere addirittura il palazzo da cui arriva la chiamata".

La Cur ha mappato tutto il territorio, geolocalizzando rete ferroviaria, stradale, porti, aeroporti, imprese e, per l’estate, gli stabilimenti balneari: ben 900 nelle Marche.