REDAZIONE ANCONA

E’ un’Ancona che piace, cresce e segna. Difesa bunker e ora si sblocca l’attacco

Prima segnava solo Martiniello, adesso non più. Alluci giocatore imprescindibile, Gulinatti dà sostanza. Sare e Sambou in rialzo

L’Ancona vince, segna e diverte

L’Ancona vince, segna e diverte

Il ritrovato successo dell’Ancona va al di là dei tre punti, che comunque fanno benissimo all’autostima dopo due immeritati ko. Sono un segnale di crescita della squadra che, come dice Gadda, può anche aver giocato meno bene delle due gare precedenti, ma che stavolta è riuscita a ritrovare la via del gol e, soprattutto a segnare ben quattro reti, più di quante ne aveva complessivamente realizzate nelle quattro prove precedenti. E’ un’Ancona ritrovata in fase offensiva e confermata sotto il profilo del gioco, dunque, stavolta indubbiamente aiutata dagli episodi: prima l’autogol di Ippoliti che ha aperto la strada verso il successo e, in apertura di ripresa, la deviazione di Martey che di fatto ha spento o quasi le residue speranze di rimonta del Sora. In mezzo e in fondo due chicche, entrambe di sinistro, la prima su punizione di Gulinatti – e che gol – e poi la perla di Sambou che ha sigillato il match in favore dei dorici. A livello complessivo la squadra di Gadda, dopo aver assorbito l’impatto iniziale del Sora, ha preso in mano le redini del gioco e non le ha mollate più, costruendo belle azioni quando ha potuto, proprio come nella circostanza del vantaggio con l’accelerazione di Alluci, apparso giocatore imprescindibile nello scacchiere dorico. Anche a livello individuale i dorici hanno ricevuto segnali molto confortanti: la punizione di Gulinatti – un giocatore che batte bene punizioni e angoli è indispensabile, anche se nella precedente società qualcuno se n’era dimenticato – e in generale la prova del regista, la crescita di Savor sulla fascia destra che sa di maturazione, i lampi di genio di Alluci che galleggia tra la posizione di mezzala e quella del trequartista, la prestazione quasi impeccabile della difesa e poi la mezz’ora di classe di Sambou condita dalla splendida rete, la concretezza di Sare (peccato il giallo che lo manda in diffida), e infine il debutto di Pangrazi. Segnali importanti che la squadra c’è, che sa andare oltre ai centri di Martiniello, oltre alle parate di Laukzemis, oltre agli episodi sfortunati che l’hanno penalizzata con il Chieti ma anche a Senigallia, per dimostrarsi gruppo compatto che progredisce nonostante l’inizio stagione ritardato e la ripartenza da zero. Oggi la ripresa degli allenamenti, per la prima volta al Coppo di Sirolo grazie all’accordo della scorsa settimana con la Nuova Sirolese del presidente Francesco Canori. Nuovo campo d’allenamento – dal martedì al giovedì – e organigramma finalmente definito: la Ssc Ancona sembra aver completato le fondamenta per crescere forte, sotto ogni punto di vista.

Giuseppe Poli