REDAZIONE ANCONA

"E’ tutto ambiguo. Siamo in alto mare"

Il decreto sulle concessioni balneari nella Riviera del Conero non convince i bagnini. Preoccupazione per le ambiguità e la mancanza di chiarezza sul futuro indennizzo. Braccio di ferro tra stabilimenti, Governo e enti europei. Proteste simboliche e incertezza sulle decisioni da prendere.

Luca Paolillo, presidente dell’associazione bagnini della Riviera del Conero

Luca Paolillo, presidente dell’associazione bagnini della Riviera del Conero

In Riviera del Conero il decreto non convince. Luca Paolillo, presidente dell’associazione bagnini della Riviera del Conero, afferma: "Non era il massimo delle nostre aspirazioni quanto scritto nel decreto. Siamo sempre in alto mare, seppur meno di prima. Attendiamo qualcosa di più concreto. Non sono soddisfatto personalmente insomma e la chat dei bagnini della Riviera del Conero è infuocata. In primis il futuro indennizzo è basilare. Mi auguro e spero che se davvero ci saranno questi bandi (spero di no) chi l’ha gestito dai 30 ai 50 anni abbia punteggio che gli dia modo, qualora volesse tenerlo, di essere ’favorito’. Ci sono comunque i sindacati di mezzo e molta politica, vedremo. Noi comunque lavoriamo, come sempre, ma come? Chi investe ha un vantaggio per ammortizzare i costi ad esempio? Sarebbe una mossa bellissima e renderebbe tutto diverso anche per la tenuta da qui al 2027". Tra Numana e Sirolo hanno tutti le concessioni con scadenza al 2033. La maggior parte dei Comuni infatti si era fatta forte della prima decisione e le aveva rinnovate. Gli anni sono passati e sempre più forte è diventato il braccio di ferro tra gli stabilimenti di tutta Italia, il Governo e gli enti sovraordinati europei. Ultima mossa, simbolica, la protesta di chiusura degli ombrelloni prima di Ferragosto. Mettendo piede a Portonovo, Marcello Nicolini, presidente del Consorzio La baia di Portonovo, rimane vago al momento, aspettando tempi più chiari: "Aspettiamo ancora che la cosa diventi ufficiale, la direzione è quella ma qui le cose cambiano in cinque giorni. Ok per la piccola proroga di tre anni ma le ambiguità non piacciono a nessuno. Se dobbiamo prendere una decisione aspettiamo e difenderemo comunque gli stabilimenti fino alla fine".