Via Carducci e via Zappata: la discarica di rifiuti a cielo aperto è ancora fuori dalla Corte di Appello. I primi giorni di gennaio il Carlino era tornato a vedere la situazione, dove già un anno fa si era interessato all’area che circonda il tribunale, in pieno centro storico e a due passi da corso Garibaldi. Il palazzo della Corte è interessato da tempo da un’opera di restyling interno che sta penalizzando però tutto ciò che è fuori, a bordo strada e in brutta vista a residenti e passanti, compresi i fruitori dello stesso tribunale che ogni giorno percorrono la via per udienze e devono sorbirsi il brutto spettacolo.
Attorno all’immobile c’è un cantiere dove si continua ad accatastare immondizia e rifiuti di ogni genere, alcuni contenuti in sacchi bianchi, altri in sacchi neri, altri nemmeno nei sacchi contenitivi, senza che questi vengano destinati ad uno smaltimento. Nonostante le segnalazioni sul giornale il panorama non è mutato. Quanto si dovrà ancora tenere l’area in questo modo indecoroso? Basta farsi due passi attorno per vedere lo scempio. Al di là delle reti di cantiere giacciono bancali di legno, tubi di ferro, vecchie intelaiature di infissi, sbarre di ferro, sacchetti sparsi a terra un po’ ovunque. Anche l’accesso all’area archeologica, alla Domus Romana che si trova al piano seminterrato della Corte di Appello è diventata una discarica piena di erbacce e cartacce che nessuno rimuove.