PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Duecento migranti in porto ad Ancona, lo sbarco dei bambini

La Humanity 1 è arrivata, cinquanta minori e una dozzina di piccoli. E’ la prima volta che succede ad Ancona

La nave della ong tedesca Humanity 1 al porto di Ancona. Un uomo della Croce Rossa con in braccio un bimbo

Ancona, 16 luglio 2023 – Lo sbarco dei bambini. In una botta sola al porto di Ancona sono arrivati più migranti salvati nel Mediterraneo che nei quattro precedenti messi assieme. La Humanity 1, gestita da un’organizzazione tedesca, è approdata ieri mattina per la prima volta al porto dorico. Attorno alle 9 l’imbarcazione ha attraccato alla banchina 19 (la 22 era occupata) e dopo circa 6 ore tutti i 199 migranti, tra cui una cinquantina di minori, compresi una dozzina di bambini molto piccoli. Per la prima volta Ancona ha accolto così tanti piccoli e donne che saranno pera la maggior parte saranno trasferiti nelle strutture di accoglienza delle Marche. In precedenza, nei quattro sbarchi che si sono succeduti da sei mesi a questa parte (tre della Geo Barents e uno della Sos Mediterraneè), i migranti salvati erano stati complessivamente 197. In un colpo solo, frutto di quattro diversi interventi, la ong tedesca ha salvato quasi 200 migranti (in realtà son stati 204, ma cinque di loro in cattive condizioni di salute sono stati trasferiti in elicottero in alcuni centri ospedalieri siciliani). La priorità assoluta ieri mattina è stata data a una ragazza giovanissima, minorenne, in stato di gravidanza (più o meno a metà gestazione), soccorsa e trasferita all’ospedale Salesi. Le sue condizioni non sono preoccupanti, ma vista la difficoltà dell’attraversata nel Mediterraneo, le operazioni di soccorso in mare e il lungo viaggio verso Ancona per precauzione verrà seguita dal personale dell’ostetricia del pediatrico.

Ad attendere la Humanity 1 alla banchina 19 – il coordinamento è stato garantito dalla prefettura di Ancona - personale della Croce Rossa, polizia e altre forze dell’ordine, il questore Cesare Capocasa, il vice sindaco e assessore alla sicurezza e protezione civile Giovanni Zinni e l’assessore ai servizi sociali Manuela Caucci. Gli altri naufraghi, soccorsi dalla nave tedesca nei giorni scorsi nei pressi di Lampedusa, sono invece stati trasferiti in pullman al Palabrasili nella zona di Collemarino per le operazioni di identificazione e prima accoglienza sanitaria. Stando a fonti della prefettura e dell’amministrazione comunale, un centinaio di migranti dovrebbero essere trasferiti nel Lazio, circa 70 ad Ancona e trenta in Abruzzo.

Così ha deciso il Viminale dopo aver analizzato la capienza e la ricettività delle strutture del Paese. I minori, soprattutto i bambini piccoli con le loro mamme e in alcuni casi con l’intera famiglia, resteranno nel territorio dell’anconetano. Saranno seguiti dai servizi sociali del Comune e dalla prefettura. Al porto a coordinare il servizio c’era anche il questore di Ancona, Cesare Capocasa: "Duecento migranti sono tanti da gestire in questo contesto, con problemi di logistica e anche di temperatura, così abbiamo optato per una soluzione esterna. La soluzione esterna del PalaBrasili è stata procurata dall’amministrazione comunale nel giro di 42-78 ore, potete capire anche le difficoltà nel pianificare la gestione. Comunque la struttura di Collemarino è stata attrezzata adeguatamente e ci auguriamo di poter finire quanto prima".

E poi il racconto dei soccorritori: "A bordo abbiamo raccolto testimonianze di persone che in Tunisia hanno subìto violenze per le strade, che non hanno avuto la possibilità di entrare nei negozi o di salire su un autobus per via del colore della pelle". Lo ha denunciato Sasha Ockeden, responsabile della comunicazione sociale dell’ong tedesca Sos Humanity.