GIANMARCO MINOSSI
Cronaca

Ancona calcio, due gruppi dal Nord Italia e due da Roma: esclusa la ripartenza dall’Eccellenza

Il Comune prende in considerazione solo la D. Lunedì verranno aperte le buste

Due gruppi dal Nord Italia e due da Roma: esclusa la ripartenza dall’Eccellenza

Due gruppi dal Nord Italia e due da Roma: esclusa la ripartenza dall’Eccellenza

Ancona, 29 giugno 2024 – Avanti per la propria strada: il Comune di Ancona non arretra di una virgola e per dare un degno futuro calcistico al capoluogo, la giunta comunale ha già fatto sapere che procederà spedita solamente attraverso l’avviso pubblicato pochi giorni fa per accogliere le proposte d’interesse dei potenziali acquirenti.

Acquirenti che ci sarebbero già, ma che rimangono al momento top secret: qualcosa di certo si saprà sicuramente nella giornata di lunedì, quando alle nove di mattina verrà esaminata tutta la documentazione presentata dai soggetti che hanno manifestato il proprio interesse.

Le pec arriveranno infatti agli uffici comunali entro sabato, dopodiché verranno verificate dal sindaco Daniele Silvetti, che tornerà operativo dopo il lieve malore che lo ha colpito i giorni scorsi. Quello che si sa per certo, è che sono otto le manifestazioni di interesse finora pervenute: due provenienti dal nord Italia e altrettante da Roma, mentre le restanti sono cordate anconetane e regionali. Uno di questi gruppi aveva manifestato la volontà di iscrivere la squadra al campionato di Eccellenza: proposta che ovviamente è stata subito rigettata dal Comune, che sta facendo di tutto per garantire all’Ancona che verrà la partecipazione in sovrannumero alla prossima Serie D. Lo stesso gruppo si sarebbe poi informato anche sulla situazione debitoria della vecchia società, prima del closing tra Francesco Agnello e Tony Tiong.

Una cosa però sembra essere sicura: l’Us Ancona di Agnello, che ha rilevato il 95% delle quote dallo stesso Tiong, non verrà minimamente presa in considerazione. A meno che lo stesso Agnello non decida di partecipare al bando del Comune, possibilità del tutto remota e che dagli uffici di Palazzo del Popolo hanno già smentito categoricamente, non avendo ricevuto alcuna pec dall’imprenditore campano: gli unici interlocutori per il Comune rimangono la FIGC e il territorio. Insomma, questa volta non sembra esserci spazio per dietrofront o ripensamenti: la giunta continua ad adoperarsi per garantire in fretta alla città una squadra che possa disputare il prossimo campionato di Serie D (deadline fissata per il 4 luglio). Ormai il tempo stringe e non è più il momento di ammiccamenti: il sindaco ne ha già ricevuti abbastanza e ora vuole solamente mettere nero su bianco per garantire all’Ancona sportiva una società seria e affidabile. Non resta quindi che attendere lunedì mattina, quando si andranno finalmente ad esaminare tutte le proposte scegliendo quella che conferisce maggiori garanzie: e che dovrà soprattutto provvedere nel minor tempo possibile al versamento dei 400 mila euro, conditio sine qua non per partecipare al prossimo campionato di quarta serie.

L’Ancona calcistica continua a rimanere col fiato sospeso: dopo aver subito l’ennesimo oltraggio alla sua ultracentenaria storia, capirà finalmente se sussistono le condizioni per tentare l’ennesima rinascita e la risalita in tempi brevi verso quel calcio professionistico inspiegabilmente abbandonato poche settimane fa. Nell’attesa che i responsabili di questo scempio chiariscano una volta per tutte come sono andate davvero le cose, la priorità rimane il futuro: la partita è entrata nelle sue battute finali e ora non si può più sbagliare.