REDAZIONE ANCONA

"Disturbi spettro autistico, progressi per chi fa sport"

Presentato il progetto di inclusione dell’Asp 9 realizzato con il Comune, la società cooperativa Arco di Ancona e la Federazione Italiana Taekwondo.

"Disturbi spettro autistico, progressi per chi fa sport"

Lo sport e in particolare il taekwondo come strumento educativo ed inclusivo. Presentato ieri il progetto di inclusione dell’Asp 9 realizzato in collaborazione con il Comune, la società cooperativa Arco di Ancona e la Federazione Italiana Taekwondo. Destinatari bambini e ragazzi affetti da disturbi dello spettro autistico e deficit di attenzione e iperattività. Otto per ora i partecipanti, ragazzi di età compresa tra i 7 ed i 14 anni (3 femmine e 2 maschi), tutti jesini, ma il progetto è aperto e coloro che fossero interessati possono contattare l’Asp. Un corso che viene svolto due volte a settimana, alla palestra della scuola media Leopardi grazie a uno staff composto da un allenatrice,educatori Arco e CoossMarche e uno psicologo specializzato in questi disturbi comportamentali.

"I benefici dello sport e del taekwondo per questi disturbi sono stati oggetto di ricerche nell’ambito della neuropsichiatria – spiega Daniele Zannini della cooperativa Arco di Ancona – e come evidenziato si verificano anche miglioramenti importanti ai disturbi comportamentali. Il tutto va svolto in un ambiente protetto, in cui il ragazzino può sfogarsi, è libero di sbagliare e la parte fisica è svolta nell’ottica dell’esercizio motorio". "Obiettivo dell’Asp 9 – spiega il direttore Franco Pesaresi – è andare oltre alle fasi legate a assistenza e inclusione, offrendo le stesse possibilità e gli stessi diritti dei cosiddetti normodotati. Abbiamo proposto la possibilità alle famiglie e in 8 hanno aderito ma le richieste di inserimento possono continuare a pervenire e essere valutate". "Quando ci hanno presentato questo progetto – spiega Gianfranca Schiavoni, presidente Asp – abbiamo capito che aveva dello straordinario e non potevamo esimerci dall’appoggiarlo, perché coinvolge ragazzi con problemi seri. È stato già sperimentato ad Ancona ma ca Jesi non c’era". "Alcuni anni fa – sottolinea Marco Porcarelli della Federazione marchigiana di taekwondo -,su invito di Daniele Zannini, che conosciamo da anni in quanto nostro tesserato, abbiamo assistito al suo lavoro in palestra insieme ai suoi collaboratori e posso testimoniare i grandi progressi di questi ragazzini. Per questo, abbiamo spinto affinché il progetto potesse diventare regionale".

"Come amministrazione – conclude il vicesindaco Samuele Animali - dobbiamo cercare di fare uno sforzo ulteriore per dotarci di strutture quantitativamente e qualitativamente adeguate a supportare a livello almeno logistico iniziative come questa".

Sara Ferreri