Ancona, dipendente ‘infedele’ ruba 150 iPhone e i complici li rivendono

I quattro sono indagati per furto aggravato, ricettazione e accesso abusivo a un sistema informatico. Ecco come hanno agito

Il nuovo iPhone 16. Il magazziniere 'infedele' si sarebbe appropriato all'incirca 150 apparecchi

Il nuovo iPhone 16. Il magazziniere 'infedele' si sarebbe appropriato all'incirca 150 apparecchi

Ancona, 3 ottobre 2024 – Si era appropriato di circa 150 cellulari di marche prestigiose (per lo più iPhone), ancora imballati, sottraendoli all’azienda per cui lavorava durante le attività di carico e scarico merci.  Ad accorgersi delle incongruenze, era stato il titolare dell’attività commerciale, dalla cui denuncia era partita l'attività investigativa all’interno del magazzino.

Così gli inquirenti sono riusciti ad individuare il "dipendente infedele”, immortalato dai video mentre si sarebbe appropriato di alcuni dispositivi. In che modo? Modificando il software di scarico e di carico, al quale accedeva abusivamente, in modo da poter prelevare gli apparecchi senza destare sospetti.

I complici

Il successivo tracciamento dei telefoni rubati, ha permesso ai poliziotti della squadra mobile di Ancona di risalire ai complici del dipendente, che avevano l'incarico della rivendita degli apparecchi in esercizi commerciali a Jesi (Ancona) e nel Riminese.

Si tratta di quattro uomini italiani (di 57, 60, 33 e 54 anni) indagati, a vario titolo, per furto aggravato, ricettazione ed accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico commessi ai danni di una azienda fornitrice di prodotti tecnologici all'ingrosso.

Licenziato dall’azienda, il “dipendente infedele” risulta indagato per furto ed accesso abusivo ai sistemi informatici o telematici mentre i tre rivenditori per ricettazione.