"Le merci in qualche modo devono circolare, il mercato dello shipping saprà trovare la strada giusta; la cosa fondamentale da fare è non fasciarsi la testa prima di essersela rotta". La minaccia dei dazi economici ventilati dalla presidenza Trump su scala globale hanno tolto il sonno a molti e la dimensione degli effetti potrebbe interessare tutti. In attesa di capire cosa accadrà effettivamente, soprattutto se alle dichiarazioni del presidente statunitense seguiranno i fatti e con quale impatto, il presidente dell’Autorità portuale di Ancona, Vincenzo Garofalo, analizza gli scenari per lo scalo dorico e, di conseguenza, per il tessuto imprenditoriale marchigiano: "Sono ormai cinque anni che il pianeta deve fare i conti con una serie di fasi straordinarie – afferma Garofalo –, dalla pandemia alle rotte navali modificate dal conflitto mediorientale, passando per l’aggressione russa dell’Ucraina e adesso lo spettro dei dazi commerciali. Staremo a vedere, ancora non si può certo parlare di effetti, ma in tutte queste fasi delicate con cui il sistema commerciale e finanziario mondiale ha dovuto fare i conti il porto di Ancona ha dimostrato di saper tenere botta. Ci sono state, e continueranno a esserci, delle fluttuazioni, ma ripeto, le merci devono comunque viaggiare. Sotto l’aspetto pratico sarà importante non essere passivi di fronte alla possibile imposizione dei dazi, non restare con le mani in mano e andare a caccia di mercati alternativi in attesa di tempi migliori. Noi come Autorità portuale stiamo vicini alle aziende manifatturiere del territorio, anche se stiamo parlando di un fenomeno universale". Cosa fare in scenari simili è una domanda a cui è necessario dare delle risposte, ma la preoccupazione resta: "È normale che sia così – aggiunge il presidente dell’Adsp dell’Adriatico Centrale –, il primo impatto potrebbe essere una drastica riduzione dell’export ed è qui che entra in gioco il saper reagire a possibili contrazioni del mercato. Al di là di quanto accadrà con i dazi, una risposta positiva per i porti potrebbe arrivare dalla fine delle ostilità nel conflitto russo-ucraino, con lo scalo di Ancona in grado di poter giocare un ruolo importante nella ricostruzione del Paese martoriato".
CronacaDazi, Garofalo fiducioso: "Le merci circoleranno. Non fasciamoci la testa"