La situazione della Beko, delle cartiere Fedrigoni e più in generale delle aziende del Fabrianese al centro di un incontro tra sindacati e associazioni di categoria, convocato dall’assessore Stefano Aguzzi e dal sindaco di Fabriano, Daniela Ghergo (foto). Il tavolo di confronto è stato attivato in risposta al rischio di esuberi alla Beko Europe, multinazionale costituita dalla fusione tra Whirlpool e Arcelik, detentore del 75% delle quote. Aguzzi ha rimarcato l’importanza di proseguire il dialogo con i vertici aziendali, dopo un primo incontro al ministero delle imprese e del made in Italy. Ora la Regione attende una nuova convocazione, già richiesta dall’assessore con una comunicazione formale. Altra questione critica riguarda la potenziale cessione di un ramo delle cartiere Fedrigoni, in cui sono impiegati circa duecento dei seicento lavoratori totali tra Fabriano, Pioraco e Castelraimondo. Il marchio è stato ceduto anni fa a un fondo di investimento. Il ramo a rischio è quello della carta d’ufficio, che potrebbe essere venduto o dismesso. I sindacati hanno evidenziato la difficile situazione occupazionale del Fabrianese, dove si registrano circa 3.700 disoccupati, di cui 2.400 over 45, e 900 non percepiscono l’indennità mensile di disoccupazione della Naspi.
CronacaDa Beko a Fedrigoni: "Sos occupazione"