Anche al gruppo di palestre Happiness il caro bolletta si fa sentire con costi che sono addirittura triplicati. "L’aumento rispetto al nostro storico c’è e si vede benissimo – ammette Claudia Principi, legale rappresentante – è variato dal 50 al 150% come registrato a luglio e agosto. La bolletta della luce, per la palestra di Ancona, è passata dai 4.500 euro mensili del 2019 a 16mila euro.
Un rincaro esagerato. Adesso aspettiamo di vedere come incidono a gennaio, abbiamo il contratto in scadenza.
A maggio abbiamo trovato una buona tariffa fissa e ci siamo salvati in corner".
Le palestre Happiness, che hanno quattro sedi, oltre Ancona anche Castelfidardo, Loreto e Chiaravalle, stanno organizzandosi per prodursi energia da soli. "A Castelfidardo, dove la struttura è di proprietà – spiega Principi – siamo in procinto di realizzare un impianto di micro generazione energetica e impianti fotovoltaici sia per la luce che per il metano in modo da investire sul futuro. A lungo andare, pagate le spese per l’impianto stesso, risparmieremo". Le criticità maggiori Happiness le ha viste dove ci sono anche le piscine, nelle strutture di Loreto e Castelfidardo. Il riscaldamento dell’acqua e l’attivazione delle pompe hanno fatto salire ulteriormente i costi. "Lo scorso anno tra tutte le strutture abbiamo speso 200mila euro per le bollette – dice Principi – quest’anno appena iniziato vedremo come si concluderà.
Come andiamo avanti? Abbiamo ridotto i servizi termali, saune e bagno turco, sono aperti meno giorni e non sempre come prima. Poi cerchiamo di essere più oculati tra riscaldamento e aria condizionata, evitiamo sprechi. Altre manovre purtroppo non ce ne sono se non spingere nel fatturato. La gente fortunatamente è tornata in palestra dopo due anni che non sono facili da annullare. Gli aumenti delle bollette non ci volevano ma siamo in piena attività ora e contiamo di andare avanti".
Marina Verdenelli