L’altro giorno a Loreto, al Cup dell’ospedale, c’erano più di 20 persone in fila per pagare o prenotare prestazioni sanitarie attese da tempo. A Castelfidardo ieri mattina la coda non scorreva tanto che alle 11 c’erano almeno 15 persone in attesa nell’atrio della rsa di via XXV Aprile. In tanti si sono indispettiti domandandosene il motivo.
L’attacco hacker al sistema informatico della scorsa settimana ha giocato sicuramente un ruolo fondamentale. In queste ore i cup sono sotto torchio per recuperare quanto perso e restituire il servizio mancato, anche di pagamenti, agli utenti che sono rimasti indietro, inevitabilmente penalizzati dalle casse ticket fuori uso. L’attacco però non ha fatto altro che far emergere le carenze del sistema del centro unico prenotazioni che già c’erano prima: ad esempio, a Castelfidardo in particolare, quella della carenza del personale, con una persona allo sportello andata recentemente in pensione e due in servizio quasi ad alternanza per vari motivi.
Ieri mattina ce n’era solo una al lavoro. Martedì lo sportello funzionante era chiuso. Tantissime le proteste, in loco, dove sono anche volate parole grosse, via telefonica al numero verde dell’Ast che sui social. "Questa carenza è nota purtroppo e crea una situazione spiacevole. E’ recente l’avviso di ricerca per 12 addette ma ci vorrà del tempo prima di espletare le procedure", conferma l’assessore alla Sanità Andrea Marconi.
Ci sono due buone notizie però per Castelfidardo, come comunica lo stesso assessore: sabato sarà attivato il Punto Salute che permetterà di effettuare visite, analisi e referti veloci grazie alle nuove tecnologie sfoltendo le liste di attesa e dando un taglio alle difficoltà tecniche riscontrate da parte della popolazione, quella più fragile, e probabilmente a luglio entrerà in funzione il mammografo, un servizio attesissimo e mancante dal 2019. In questi cinque anni le pazienti di Castelfidardo sono state costrette a spostarsi altrove per fruire di una prestazione fondamentale ai fini della prevenzione del tumore al seno, un disservizio che l’Amministrazione comunale ha più volte rimarcato facendo pressione sulle autorità sanitarie competenti per riportarlo sul territorio. E così sarà da questa estate.
Silvia Santini